DANIELE DE SALVO
Cronaca

Coronavirus, a Lecco il contagio rallenta: in un giorno solo sei casi

Confortano anche i molti pazienti che guariscono. Intanto però la città piange l'imprenditore Giovanni Cima e il dottor Francesco de Alberti

Personale medico impegnato all’ospedale Manzoni di Lecco

Lecco, 31 marzo 2020 - Il numero dei contagiati sale ancora, ma la curva del grafico del Covid 19 è meno accentuata. In 24 ore sono stati diagnosticati soli 6 nuovi casi: l’ultima conta dei lecchesi risultati positivi dall’inizio dell’emergenza l’altra sera è arrivata infatti a quota 1.437 rispetto ai 1.431 di sabato e ai 1.395 di venerdì, sebbene le cifre probabilmente verranno aggiornate al rialzo. Pure negli ospedali di Lecco e di Merate la situazione sembra meno drastica e ormai sono molti i pazienti guariti e dimessi, circa 200 dei quali seguiti a casa dagli operatori sanitari del servizio di Assistenza domiciliare del dottore Gianlorenzo Scaccabarozzi. Nonostante la morsa della pandemia si allenti, la Covid-19 non cessa di mietere vittime: ha ucciso ad esempio l’imprenditore Giovanni Cima, 73 anni, fondatore della Cartiera dell’Adda e titolare della Cima Paper di Garbagnate, l’86enne Francesco De Alberti, medico di base a Lecco ed ex presidente dell’Ordine provinciale dei Medici lecchesi, l’ex custode dell’asilo di Imberido di Oggiono Umberto Crippa mancato a 90 d’età, l’ex parroco di Bellano e decano dell’Alto Lario don Cesare Terraneo di 75 anni in pensione appena da qualche mese e l’architetto 60enne Carlo Colombo di Galbiate, mentre solo ieri a Santa Maria Hoè si sono svolte tre esequie.

Se la sindrome respiratoria acuta grave sembra abbia il fiato corto, la solidarietà per aiutare gli operatori sanitari a debellare il nuovo coronavirus al contrario continua a galoppare. "Sono stati raccolti 2.871.339 euro da 7.176 donatori", annuncia Paolo Dell’Oro, segretario generale della Fondazione comunitaria del Lecchese: i soldi sono destinati all’ospedale Manzoni e al Mandic di Merate, ma anche alle strutture socio sanitari del territorio. "Lunedì mattina all’aeroporto di Orio al Serio e da Malpensa con il supporto degli addetti della Kapriol Spa abbiamo ritirato 50mila mascherine Ffp2 e 8mila mascherine chirurgiche", aggiunge. Una parte è stata subito consegnata a medici di base, pediatri e agli infermieri degli ambulatori.

«Ringraziamo quanti dimostrano vicinanza con tanti gesti, in particolare la Fondazione comunitaria del Lecchese che ha iniziato la distribuzione delle mascherine – commenta Fabio Fedeli presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche -. In molti ci chiamano eroi in trincea, ma quello che chiediamo è di lavorare in sicurezza con adeguati organici e adeguati presidi".