Non hanno contato quante volte si sono già augurati “Buon compleanno”. Ma domenica lo faranno di nuovo, con un regalo speciale. La Corale Bilacus sta festeggiando i primi 60 anni di note insieme, da quando don Aldo Pini riunì nel 1964 intorno al lago e a uno spartito la voglia di cantare di questa bella quarantina di ragazzi ed ex ragazzi. Dopo concerti, mini tournée, premiazioni e flash mob musicali in giro per il Paese, arriva ora “Una sera di settembre”, il concerto più atteso, che segna per il coro di Bellagio il passaggio fra stagione estiva e impegni invernali. Per questa data tonda la compagine diretta da Isidoro Taccagni e presieduta da Graziano Gandola ha sognato in grande e si è fatta un regalo da re: "Farci cantare un bel Happy Birthday da The King’s Singers".
"Loro sono un ensemble di canto a cappella tra i più raffinati della scena internazionale", spiega il presidente Gandola. Solo sei voci, quest’anno viaggiano in cinque perché uno è in congedo come papà. Nel 2024 all’Italia riusciranno a dedicare solo tre date, infilate fra lunghe trasferte fra Germania e Giappone. Ci saranno Bologna e Roma verso Natale, ma la première nel Belpaese sarà proprio a Bellagio domenica alle 21, nella chiesa di San Giovanni.
Arrivano da Londra, nascono a Cambridge, al mitico King’s College, "e cantano insieme più o meno da 60 anni, proprio come noi”, aggiungono Gandola e Taccagni. Un motivo in più per provare, chissà, a fare almeno un bis insieme, dopo un programma dedicato a canzoni sacre, gospel e qualche incursione nel pop, Ed Sheeran e Walt Disney inclusi. I “Singers” sono un sogno "che abbiamo coltivato per anni", chiudono dal coro: grazie all’impegno di Comune e di Promo Bellagio ora il sogno diventa realtà. Perché 60 anni vanno festeggiati fra veri “re” della musica. Ultimi biglietti (20 euro su kingssingers.com/concerts). Lucia Galli