ABBADIA LARIANA
È stato tagliato il traguardo di una nuova tappa del tour de force per completare la ciclovia delle Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026. In Consiglio comunale ad Abbadia Lariana è stata approvata la variante urbanistica per consentire l’inizio dei lavori di ultimazione della ciclopedonale per collegare Abbadia e Lecco. "Siamo molto soddisfatti di questo passaggio formale ma fondamentale per proseguire l’iter di un’opera strategica per noi - è il commento del sindaco Roberto Azzoni, che parla di "momento storico" -. La ciclopista sarà determinante per tutti i nostri cittadini per raggiungere il capoluogo senza l’utilizzo dell’auto, così come per i turisti. Stravolgerà in meglio la mobilità". Con la ciclovia, i ciclisti inoltre non dovranno più percorrere in bici un tratto di trafficatissima e pericolosissima Statale 36. "La ciclopista sarà un’ulteriore incredibile opportunità di rilancio per il nostro territorio, inserita nello scenario entusiasmante dei prossimi Giochi olimpici, ma soprattutto sarà un collegamento utile verso il capoluogo per i ragazzi che, senza patente, non possono spostarsi in auto, così come per chi vorrà preferire la mobilità dolce percorrendo solo 7 km in bici o a piedi", esulta pure Pietro Radaelli, capogruppo di maggioranza. Sebbene si tratti di un’opera inserita tra le infrastrutture olimpiche, la ciclabile di Abbadia, che al momento collega solo Lecco alla zona di Pradello dopo l’inaugurazione nella primavera del 2019 del primo lotto, non sarà pronta in tempo per l’accensione del tripode a cinque cerchi. Ultimarla costerà quasi 10mila euro al chilometro: sono stati stanziati infatti poco meno di 32 milioni di euro per un percorso lungo circa 3 chilometri e mezzo. Il primo progetto della ciclabile di Abbadia risale al 2009, l’assegnazione dell’appalto al 2010; i lavori sono tuttavia durati poco, perché nel 2013 il cantiere è stato bloccato per riaprire a febbraio 2016, salvo subire l’ennesima battuta d’arresto a dicembre dello stesso anno, fino all’attivazione del primo tratto appunto a Pasqua 2019. Daniele De Salvo