ROVATO (Brescia)
Il pastificio Zara di Rovato chiuderà. La comunicazione è stata data il 2 novembre in un incontro nella sede di Assoindustria Veneto Centro a Padova alla presenza della proprietà, dei rappresentanti degli industriali e delle sigle sindacali nazionali e territoriali, che da anni seguono la questione dell’impianto, passato dal Pastificio Pagani nel 2010 a Pasta Zara S.p.a. e che già altre due volte ha rischiato la chiusura, la prima nel 2011. Ora la parola fine sembra scritta. Ieri i rappresentanti sindacali hanno incontrato i lavoratori durante un’assemblea straordinaria svoltasi nella sede franciacortina alle 14.30. La maggioranza di loro era presente nonostante questo sia un periodo di ferie, segno del grande interesse per la questione. È stata confermata la fiducia all’unanimità a Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
"Abbiamo avuto mandato a trattare per la cassa straordinaria da fine anno in poi – spiega Enrico Nozza Bielli della Flai Cgil – per il resto la situazione si presenta in tutta la sua crudezza. La chiusura, secondo la proprietà, è inevitabile. Durante l’incontro di lunedì, che è stato colloquiale e di confronto, sono state avanzate alcune proposte e fatte ipotesi tra cui la possibilità di assorbire una parte degli 81 lavoratori in impianti che non chiuderanno, anche se non si trovano a Rovato. L’azienda è disponibile e noi sappiamo che qualcuno è interessato". Nell’incontro la proprietà ha spiegato che si tratta di una "scelta dolorosa ma necessaria". Quando l’azienda venne acquisita si puntava ad aumentare la produzione e le maestranze, salite a oltre 120 unità e poi calate a un’ottantina. Il futuro, per i lavoratori di Pasta Zara 3, appare, dunque, estremamente difficile anche tenendo conto che le materie prime e il costo dell’energia sono in continuo aumento e questo non aiuterà la direzione e la presidenza a cambiare idea. M.Pr.