ANGELO PANZERI
Cronaca

Catalogo delle single, doveva essere un business nazionale

Lo ha svelato in Tribunale a Lecco il consulente Matteo Ghigo

Il caso in tribunale

Lecco, 17 marzo 2021 - Era pronto a produrre un "Catalogo di donne single" anche in altre città della Lombardia e a livello nazionale, inoltre per l’e-book con 1.218 profili Facebook di ragazze lecchesi che si dichiarano single, l’imputato Antonio Nicola Marongelli, che deve rispondere di trattamento illecito di dati, diffamazione e sostituzione di persona nel processo davanti al giudice Chiara Arrighi, ha incassato 197,78 euro.

E’ quanto svelato dal consulente Matteo Ghigo, a cui la Procura di Lecco nel giugno 2017 aveva affidato l’incarico. Il tecnico ha preso in esame tutti i documenti inseriti nel catalogo e nell’udienza di ieri ha evidenziato che sono stati utilizzati i profili pubblici con persone che si dichiaravano single. Domande sono state poste dal giudice Chiara Arrighi, dal Pm Mattia Mascaro, dall’avvocato Stefano Pelizzari che assiste l’imputato e dall’avvocatessa Marisa Maraffino che assiste le parti offese. I chiarimenti al consulente sono stati sulle modalità di estrapolazione dei dati dai profili Facebook, il suo utilizzo e la vendita del catalogo. "Osservando l’attività svolta da chi ha creato l’e-book – ha spiegato Ghigo – si scopre che prima aveva creato un formato word e solo il 26 febbraio 2017 l’ha trasformato in pdf e il giorno successivo attraverso una piattaforma messo in vendita online".

Nel computer di Marongelli sono stati recuperati anche documenti con prezzi per la vendita del catalogo oltre i confini di Lecco e Monza, con riferimenti al livello nazionale (17 euro) contro i sei euro e 47 centesimi di quella locale. La vendita dei 38 e-book ha fruttato euro 157,27 euro per le 30 copie vendute nel Lecchese e 41.51 euro per le 8 vendute in provincia di Monza. L’imputato è accusato anche di aver chiesto dati al servizio anagrafe di diversi Comuni, spacciandosi per avvocato e per questo deve rispondere del reato di sostituzione di persona. Nell’udienza di ieri sono state toccanti le deposizioni di alcune vittime, tra cui Maria Luisa Giordano, che ha evidenziato i danni subiti anche nella sua professione, e quelli di una ragazza all’epoca 16enne.