DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, finisce a processo per il catalogo delle single

A denunciarlo e trascinarlo in tribunale sono state 26 delle donne finite nei cataloghi

Il tribunale di Lecco

Lecco, 5 gennaio 2019 - Finirà  alla sbarra Antonio Nicola Marongelli, il 50enne lecchese ideatore dei cataloghi di donne single che lo scorso maggio, all’insaputa delle dirette interessate, ha buttato in pasto alla rete a pagamento i profili Facebook di 1.218 lecchesi e 734 brianzole, trattandole come merce in vendita. È accusato di trattamento illecito di dati, diffamazione e sostituzione di persona: trattamento illecito dei dati per aver appunto estrapolato i profili Facebook senza permesso e per scopi commerciali, poiché ha venduto i cataloghi a 7 euro; diffamazione per aver in qualche modo lasciato intendere che le single fossero in cerca di relazioni e flirt magari in cambio di soldi o regali; sostituzione di persona per aver utilizzato le generalità di un avvocato per ottenere i certificati anagrafici di sconosciuti sempre per rivenderli. La prima udienza del processo a suo carico è già stata fissata per il 5 aprile, in venerdì.

Lui, l’imputato, difeso dal legale di fiducia Stefano Pellizzari ha già annunciato che non intende al momento patteggiare né ammettere le proprie responsabilità. «Le persone che compaiono nella catalogo hanno deciso liberamente, tramite le impostazioni Facebook, quali informazione rendere visibili a chiunque, quali solo ai propri amici e quali invece non vogliono siano divulgate affatto – ha sempre sostenuto fin da subito -. Mi sono limitato ad un semplice «copia-incolla» delle schermate di una ricerca che ognuno può effettuare. Se qualcuno può essersi sentito offeso, ne sono però certamente dispiaciuto, non ne avevo intenzione. L’intera vicenda è stata strumentalizzata».

A denunciarlo e trascinarlo in tribunale sono state 26 delle donne finite nei cataloghi, 14 delle quali si sono affidate all’avvocato milanese Marisa Maraffina del Foro di Milano, in una sorta di class action o di azione legale collettiva promossa dal Consigliere provinciale di Villa Locatelli con delega alle Pari opportunità Adriana Ventura. Indipendentemente dai coinvolti nel procedimento, dall’imputato e dalle presunti parti lese, si tratta di una vertenza inedita, destinata in qualche modo a segnare la giurisprudenza e fare scuola in diritto dei social, perché è tra le prime del genere in Italia.