Lecco, progetto nuova casa comunale: ci sono tre ipotesi sul tavolo

Gli esperti del Politecnico formuleranno stime e studi di fattibilità tecnica ed economica

Palazzo Bovara a Lecco

Palazzo Bovara a Lecco

Lecco -  Non si sa ancora quale sarà la nuova casa comune dei cittadini di Lecco. A distanza ormai di più di sei mesi dal brusco dietrofront del sindaco Mauro Gattinoni sul trasferimento degli uffici municipali dall’attuale sede di Palazzo Bovara all’ex Politecnico di via Marco d’Oggiono, come deciso all’unanimità durante la precedente legislatura, non è stato al momento decisa la futura location comunale.

In lizza restano tre ipotesi da valutare: il mastodontico e costoso edificio della centralissima piazza Giuseppe Garibaldi un tempo quartier generale della Popolare di Lecco, che tra l’altro risulta pure infestato dall’amianto, l’ex sede del Politecnico di via Marco d’Oggiono appositamente già comperata a prezzo agevolato (quasi 6 milioni di euro) da Regione Lombardia che si è scoperto essere stata rimessa quindi in gioco e un nuovo municipio da costruire ex novo. A rivelarlo è stato lo stesso primo cittadino nel question time dell’ultima seduta di Consiglio comunale, durante la quale dai banchi di opposizione è stato investito da un fuoco di fila di chi gli ha chiesto conto su indiscrezioni, poi rivelatesi completamente sbagliate, sul presunto costo di almeno 35 milioni di euro per traslocare il comune nell’ex sede della Deutsche Bank. "

Il 22 aprile abbiamo proposto una comparazione tra tre scenari possibili: via Marco d’Oggiono, ex Deutsche Bank, oppure investimento greenfield, cioè su una costruzione partendo da zero", le parole del sindaco, secondo cui le valutazioni del 2017 sugli investimenti necessari per il trasferimento all’ex Politecnico non sarebbero più attuali. A tirare le somme saranno gli esperti del Politecnico, reclutati per formulare stime e studi di fattibilità tecnica ed economica. I parametri che dovranno essere considerati sono efficienza logistica degli spazi, efficienza energetica, tempi d’esecuzione, i costi di esecuzione e i costi di manutenzione e condizione.

«Non per andare alle calende greche – ha assicurato Mauro Gattinoni –, ma per validare in maniera razionale l’ipotesi più praticabile". Intanto però il tempo passa e i dipendenti pubblici rimangono in un ambiente potenzialmente non idoneo se non addirittura critico. Le spiegazioni del sindaco non hanno convinto gli esponenti di opposizione.