DANIELE DE SALVO
Cronaca

Caccia, mostra delle polemiche. Le doppiette espongono i trofei. Gli animalisti: "Diseducativo"

Barzio, inaugurata nella sede della Comunità montana. Previsto un riconoscimento per l’esemplare più bello

Caccia, mostra delle polemiche. Le doppiette espongono i trofei. Gli animalisti: "Diseducativo"

Caccia, mostra delle polemiche. Le doppiette espongono i trofei. Gli animalisti: "Diseducativo"

Teste mozzate impagliate, scheletri, palchi di corna. Sono i cosiddetti trofei delle prede uccise dalle doppiette del Comprensorio di caccia delle Peralpi Lecchesi messi in mostra. Lo prevedono i regolamenti provinciali e regionali. Il cacciatore che ha ammazzato l’animale più bello verrà inoltre premiato. "Una mostra cruenta e diseducativa", denuncia Sandro Lavelli, referente provinciale della Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, che è anche una guardia venatoria volontaria. La mostra dei trofei è stata inaugurata ieri a Barzio, nella sede della Comunità montana di Valsassina, Val d’Esino e Lario Orientale. Prosegue anche oggi. "L’esame dei trofei è un momento importante di verifica della qualità della popolazione prelevata e di conseguenza delle scelte gestionali effettuate da ogni comprensorio alpino di caccia – spiega in una nota Andrea Beri, segretario del Comprensorio Prealpino Lecchese –. La conoscenza della consistenza e della qualità del patrimonio faunistico è fondamentale per una corretta gestione degli ungulati e per predisporre prelievi venatori. Un appuntamento dovuto verso il nostro territorio, per un puntuale monitoraggio mirato alla conseguente salvaguardia del patrimonio faunistico e alla verifica dello stato di salute della stessa fauna. Siamo le prime vere “sentinelle“ sul territorio". "Simili iniziative, oltre che profondamente diseducative sono antistoriche – sostiene il referente della Lac lecchese –. Qualcuno si ostina a tenere in piedi un sistema, quello venatorio, che sta morendo, ma che continua a contare politicamente".