DANIELE DE SALVO
Cronaca

Bullizzato a otto anni. Il caso arriva in Consiglio

Merate, la madre dell’alunno della primaria ha denunciato i fatti alla scuola. Ha deciso di trasferire il figlio in altro istituto. Interrogazione della minoranza.

Tanti gli episodi che sono avvenuti anche fuori dalla scuola

Tanti gli episodi che sono avvenuti anche fuori dalla scuola

Vittima tre volte. La prima dei bulli. Poi di chi avrebbe dovuto proteggerlo ma ha deciso di non intervenire in maniera decisa. Infine della decisione della madre di cambiargli scuola ad anno in corso perché la situazione per lui era diventata insostenibile. Un bambino di 8 anni che frequentava la terza elementare in uno dei plessi di Merate è stato bullizzato da alcuni compagni di scuola, sia in classe, sia fuori. Tanti gli episodi. L’ultimo, il più eclatante, la sua sedia cosparsa di colla. A coalizzare diversi compagni contro di lui sarebbe stato sempre lo stesso. "Mio figlio non aveva mai avuto problemi prima – racconta la mamma -. Poi tutto è cambiato di colpo. Gli amici con cui aveva sempre giocato al parchetto lo lasciavano solo, al suo arrivo a scuola lo isolavano e poi appunto gli scherzi, sempre più feroci, sempre quando c’era di mezzo lo stesso ragazzino. Purtroppo non mi sono subito accorta di quanto stesse succedendo a mio figlio". La mamma ha chiesto un incontro con gli insegnanti per comprendere la situazione e chiedere aiuto, ma ha dovuto "fare anticamera" per un mese prima di essere ascoltata. Il responsabili non è stato tuttavia individuato, nulla è cambiato e alla fine la mamma ha dovuto cambiare scuola al figlio. Le insegnanti, la vicaria e dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo statale di Merate tuttavia assicurano di aver da subito riflettuto "insieme sulla gravità dell’episodio accaduto e sugli stati d’animo sia di chi ha subito, sia di chi ha attuato il gesto". Hanno inoltre spiegato alla madre che "non possono intervenire direttamente in un contesto extrascolastico". Il caso ora è diventato politico. Dai banchi di opposizione i consiglieri comunali hanno presentato un’interrogazione al sindaco, sebbene non abbia autorità in materia. "Dobbiamo essere consapevoli – la spiegazione dell’interrogazione - che oggi i meratesi difficilmente si sentono al sicuro, nemmeno quando i figli sono a scuola". Daniele De Salvo