Braccio di ferro sul canile "Mi disturba, va chiuso"

Montagna in Valtellina, acquista una casa e chiede al giudice di imporre all’Enpa lo smantellamento della struttura zoofila che esiste da molti anni prima

di Michele Pusterla

Una donna fa causa all’Enpa di Sondrio - stamattina davanti al giudice Michele Posio del Tribunale del capoluogo valtellinese c’è l’udienza civile - perchè vorrebbe che l’Enpa chiuda la struttura zoofila situata, dal lontano 1979, in un’area di Busteggia, in territorio comunale di Montagna in Valtellina.

Voci di paese riferiscono che la donna lamenta di essere disturbata dai cani che non la lascerebbero riposare e di essere malata. Circa un anno e mezzo fa, ha promosso pure una petizione con in calce 66 firme.

Ma ora su Facebook diversi firmatari, nel rendere di dominio pubblico la vicenda, fornendo alcuni particolari sul braccio di ferro in corso, si dissociano dall’iniziativa, chiamandosi fuori dalla “denuncia“ e dalle carte bollate. A portare avanti la crociata è rimasta soltanto la 50enne che, negli anni Novanta, ha comperato una casa, l’unica nelle vicinanze del canile, quest’ultimo invece esistente da parecchi anni prima il suo acquisto immobiliare.

Ma non vuole sentire ragioni. Insiste e ora chiede all’autorità giudiziaria di sfrattare da quei prati la struttura che, negli anni 80, aveva una capienza per 60 cani, mentre attualmente ne ospiterebbe soltanto una quindicina: un rifugio che per trequarti, in realtà, dà accoglienza a gatti e furetti e solo in minima parte agli amici dell’uomo per antonomasia. La richiesta di trasloco per via giudiziaria sarà dibattuta davanti al dottor Posio che dovrà prendere una decisione. Intanto ci sono numerosi “pentiti“ fra i firmatari della prima petizione, quella contro il rifugio per cani.

Quando la petizione con in calce poco meno di 70 firme è giunta sulla scrivania del sindaco di Montagna, Barbara Baldini, non è cambiato nulla. Anzi. I volontari dell’Ente nazionale protezione animali, indispettiti, hanno fatto scattare, a loro volta, una contropetizione.

"In soli due giorni - ricorda la presidente valtellinese di Enpa, Sara Plozza - abbiamo raccolto circa 3mila firme, per dire di non toccare la struttura zoofila". Il canile di Busteggia, oltre ad accogliere scolaresche in visita, svolge un importante ruolo pubblico contro l’abbandono e dà opportunità di inserimento sociale a ragazzi disabili e consente ad altri soggetti con fragilità l’effettuazione di lavori socialmente utili.

"Al momento non rilascio alcuna dichiarazione in merito alla causa - si limita a dire l’avvocato Emanuela Stagni del Foro di Sondrio che abbiamo saputo essere il legale che tutela Enpa - ma sono prudentemente fiduciosa sull’esito finale".

Intanto non è da escludersi che stamattina alcune persone manifestino in modo del tutto pacifico davanti al Palazzo di giustizia a favore dell’Enpa e della salvaguardia della sua struttura zoofila.