Bomba nel lago di Como, gli artificieri la fanno esplodere

L’ordigno della Grande guerra è stato fatto brillare in una cava in zona Moregallo

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La "ballerina" non fa più paura, i guastatori dell’Esercito l’hanno fatta brillare. Ieri mattina gli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona in una cava del Moregallo a Mandello del Lario hanno distrutto con una carica di esplosivo al plastico il residuato bellico recuperato settimana scorsa dal fondale del lago di Como a sette metri di profondità davanti alla spiaggia di Abbadia Lariana. Si trattava di una Excelsior-Thévenot risalente alla Prima guerra mondiale, un colpo di mortaio di artiglieria da trincea di 86 millimetri di calibro e 250 grammi di carica di tritolo di fabbricazione francese in dotazione ai soldati italiani. I militari grigioverdi del Regio esercito italiano la soprannominavano appunto "ballerina" perché una sorta di gonna in stoffa ne circondava il governale, cioè il manico in legno che le conferiva stabilità insieme alle alette stabilizzatrici durante il lancio. Come sia finita del lago non si sa: forse è caduta a qualcuno durante un trasferimento dei soldati verso il Forte Montecchio Nord, la fortezza della Grande guerra a Colico, o magari è stata esplosa senza deflagrare durante qualche scontro tra partigiani e repubblichini nella Secondo guerra mondiale. All’operazione di bonifica, portata a termine per il ripescaggio della bomba dal lago con gli incursori della Marina militare, ha assistito di persona il prefetto di Lecco Castrese De Rosa che ringrazia "tutti gli operatori che si sono prodigati nelle delicate attività di prelevamento, trasporto, messa in sicurezza e distruzione dell’ordigno bellico". Tra loro i sommozzatori dei vigili del fuoco che durante un’esercitazione hanno trovato il redìsiduato, i volontari della Croce rossa italiana e della Protezione civile provinciale, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale. Daniele De Salvo