
Le Volanti della polizia durante un servizio di controllo del territorio a Lecco
Lecco, 13 luglio 2024 – Già da alcune settimane sono nel mirino di Prefettura e forze di polizia gli spostamenti, che avvengono soprattutto in treno, di gruppi di ragazzi provenienti da altre province, diretti verso alcune località della sponda lecchese del lago. "Non tutti i loro comportamenti – spiega la Prefettura di Lecco, al termine della riunione che si è svolta ieri mattina – sono penalmente o amministrativamente rilevanti, ma non sono stati rari i casi in cui hanno comunque ingenerato un senso di insicurezza nella popolazione, e di preoccupazione per il possibile compimento di azioni delittuose". Un fenomeno, viene specificato, che non trova riscontro in nessun altro Comune turistico, salvo episodi molto sporadici che hanno riguardato l’Alto lago. Per prevenire e contrastare questi episodi "è stata ribadita l’utilità di proseguire il dispositivo interforze di vigilanza e controllo dei singoli territori, che si fonda sulla sinergia degli interventi tra forze di polizia dello Stato e Polizia locale, sotto il coordinamento del questore".
La riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, indetta per discutere il rafforzamento dei servizi di vigilanza estiva nei comuni rivieraschi maggiormente interessati da flussi turistici, è stata convocata e presieduta dal prefetto di Lecco Sergio Pomponio, con la presenza del questore, dei rappresentanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, della presidente della Provincia, del vicesindaco di Lecco, e dei sindaci o vice di Abbadia Lariana, Colico, Malgrate, Mandello del Lario, Varenna. Dal punto di vista della sicurezza, "emerge per il primo semestre 2024, una generale contrazione dei reati contro il patrimonio e di quelli commessi con violenza contro le persone e contro i beni". Solo il Comune di Mandello, "segna un modesto incremento dei furti in abitazione e delle rapine". Occhi puntati anche sul capoluogo dove nella scorse settimane c’erano stati episodi di violenza urbana.
«Anche in questo caso si è dato atto che erano già state disposte misure che prevedono, nelle zone più sensibili della città, in aggiunta all’ordinario controllo del territorio, attraverso presidi statici o dinamici a carattere interforze, sotto il coordinamento tecnico del questore". Infine una risposta, indiretta, ai sindaci che nella lettera inviata nei giorni scorsi al prefetto lamentavano le mancate denunce da parte dei cittadini. "Le vittime dei reati sono invitate a denunciarli, anche perché la mancata denuncia rischia di falsare le valutazioni sul reale andamento della delittuosità e sull’adozione di strategie di prevenzione e contrasto".