Bellano, il piccolo Achille è pronto per la seconda operazione

I genitori del bambino ringraziano chi ha donato fondi e regalato una speranza

 Il piccolo Achille con mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa

Il piccolo Achille con mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa

Bellano (Lecco) -  Il piccolo Achille è stato operato, l’intervento è riuscito, ma ci vorrà tempo per sapere se potrà percepire la luce, che per un bambino nato cieco sarebbe già un miracolo. Settimana prossima verrà sottoposto ad un secondo intervento chirurgico. Mercoledì scorso il dottor Antonio Capone del William Beaumont Hospital di Detroit in Michigan e i dottori della sua equipe hanno operato il piccolo Achille, il bimbo di sei mesi di Bellano che non può vedere perché affetto della malattia di Norris, una patologia genetica congenita, ultra rara, che colpisce inizialmente solo gli occhi, ma a volte porta ulteriori complicanze, come la perdita dell’udito nel corso dell’infanzia a partire dai 5 anni di età fino a completa sordità, importanti difficoltà nello sviluppo cognitivo e l’autismo. M

amma Sara Rusconi e papà Simone Losa, che anno entrambi 32 anni, hanno potuto portare loro figlio negli Stati Uniti grazie alla generosità di centinaia di benefattori, molti dei quali anonimi e che neppure conoscono, che hanno pagato loro le cure mediche per il figlio e le spese di viaggio e di soggiorno oltreoceano, perché i costi di trasferta e degli interventi sono quasi completamente a carico loro.

«Achille è stato operato il 7 settembre all’occhio destro e i chirurghi sono molto soddisfatti dell’intervento – comunicano mamma Sara e papà Simone -. Solo col passare dei mesi però si riuscirà a capire se Achille potrà percepire la luce. Vi ringraziamo per tutta la generosità e la vicinanza che ci avete donato e che continuate a dimostrarci ogni giorno. Un abbraccio da Detroit, anche da parte di Achille". Grazie ad una raccolta fondi online, in cui confluiscono pure i soldi donati con altre diverse iniziative, sono stati raccolti nel giro di un paio di mesi 410mila euro, più dell’obiettivo dei 400mila euro inizialmente fissato. "I fondi raccolti saranno utilizzati anche per finanziare progetti di ricerca in corso, che senza finanziamenti volontari verrebbero interrotti" spiegano i genitori di Achille.