DANIELE DE SALVO
Cronaca

Barzago, vandalizzata la cappella della Madonna di Fatima. Il sindaco: “Gesto spregevole”

Alla vigilia della Festa della Mamma, di cui la Madonna è simbolo, i teppisti hanno distrutto la teca con la statua di Maria e quella con i tre pastorelli

La teca della Madonna distrutta a sassate

La teca della Madonna distrutta a sassate

Barzago (Lecco), 11 maggio 2025 – La teca della Madonna di Fatima presa a sassate. È stata lapidata anche quella dei tre pastorelli: Lucia Santos, Francesco e Giacinta Marto, a cui la Madonna di FAtima sarebbe apparsa. Lumini votivi e fiori sono stati invece rovesciati a terra.

“Un vile attacco contro la cappella della Madonna di Fatima”, denuncia il sindaco di Barzago, Melissa Cereda. Probabilmente la notte scorsa, i vandali hanno preso di mira appunto la cappella della Madonna di Fatima di Barzago. 

È successo quindi alla vigilia della Festa della Mamma, nata in onore di Maria, la madre di Gesù. I teppisti hanno distrutto a sassate i vetri sia della teca in cui è riposta la statua della Madonna, sia dei tre pastorelli. Hanno pure buttato a terra i ceri, i vasi di fiori e altri arredi.

Un gesto spregevole

“Un gesto spregevole, avvenuto in un luogo sacro e simbolico, che ha visto la rottura dei vetri della statua, la distruzione di candele e di altri simboli religiosi, colpendo non solo un simbolo cristiano, ma anche un emblema universale di maternità, amore e protezione – sono le parole del sindaco -. Un atto di profonda inciviltà, compiuto da individui ignoranti, meschini e privi di ogni rispetto per la cultura, la fede e la convivenza civile. In particolare, è ancor più doloroso constatare che tutto ciò sia avvenuto proprio in concomitanza con la festa della Mamma, rendendo l’atto ancor più offensivo verso la figura della Madonna, madre di Cristo e simbolo, per tutti, dell’amore materno”.

Non lasceremo correre

“Non lasceremo correre – assicura la prima cittadina -. Ci siamo immediatamente attivati per informare i carabinieri e collaborare pienamente alle indagini volte a individuare i responsabili di questo atto vile e provocatorio. Chi ha infangato il nostro patrimonio morale e culturale deve essere identificato e chiamato a rispondere delle proprie azioni. Il rispetto dei luoghi sacri è dovere di ogni cittadino, chi distrugge la memoria e la fede, distrugge una parte di sé e della propria comunità. Ci impegniamo affinché tali atti non passino inosservati né restino impuniti. È responsabilità di tutti custodire e proteggere ciò che ci unisce”.