D.D.S.
Cronaca

Barzago, capelli rasta e tre maglioni. Una pista sul cadavere senza nome

Ci sono riscontri su persone di cui era stata segnalata la scomparsa a fine 2019. Sarà però necessario il dna

I carabinieri sul luogo dove è stato trovato il corpo

Barzago (Lecco), 13 ottobre 2020 -  Non ha ancora un nome né un cognome il cadavere rinvenuto settimana scorsa da alcuni ragazzini che hanno marinato la scuola in una delle stanze abbandonate di Villa Ciardi a Barzago. Grazie ai primi elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Lecco ed emersi durante l’ispezione della salma effettuata dall’anatomopatologo Paolo Tricomi sembra tuttavia che siano emersi possibili riscontri con persone di cui è stata denunciata la scomparsa verso la fine del 2019, che è poi è anche il periodo a cui è stato ricondotto il decesso. Dai campioni di tessuti prelevati dal cadavere verrà estrapolato il dna per poterlo confrontare, inoltre nei prossimi giorni sono in programma altri accertamenti che potrebbero rivelarsi determinanti se non risolutivi.

Intanto stanno trapelando ulteriori particolari oltre al ritrovamento di un anello in metallo a fascia con inciso all’interno la scritta "Melissa 19 aprile 2015" che potrebbe riferirsi magari ad una data di fidanzamento o alla nascita di una figlia. Sembra ad esempio che la vittima avesse i capelli rasta e che avesse tre felpe indosso tutte insieme, che avvalorerebbero la tesi di un senza fissa dimora che si sia rifugiato in una camera del complesso alberghiero abbandonato in cerca di un riparo per scampare ai rigori dell’inverno.