Azzardo, si getta la spugna: "Un passo indietro nella lotta"

L’allarme della Campagna Mettiamo in gioco che riunisce diverse realtà "Senza Osservatorio per il contrasto si oscurano gli effetti negativi".

Azzardo, si getta la spugna: "Un passo indietro nella lotta"

Azzardo, si getta la spugna: "Un passo indietro nella lotta"

Spesa per il gioco d’azzardo in costante crescita, ma col riordino del comparto a livello nazionale l’attenzione rischia di passare dagli aspetti sanitari e sociali a quelli economici. A lanciare l’allarme è stata la Campagna Mettiamo in gioco, che comprende diverse realtà tra cui Acli, sindacati, Avviso Pubblico, Federconsumatori, e la Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II. In particolare, preoccupa la soppressione dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, costituito presso il ministero della Salute, a favore di una Consulta permanente dei giochi pubblici presso il ministero dell’Economia. Si tratterebbe di un deciso passo indietro perché questo cambiamento pone ancora di più in primo piano l’aspetto economico dell’azzardo e non il diritto alla salute del cittadino. "C’è, infine, il rischio che questo provvedimento possa favorire un oscuramento degli effetti negativi del gioco d’azzardo". Negli ultimi anni, il trend di spesa in gioco d’azzardo è in costante aumento, favorita dalla possibilità di accedere facilmente anche ai giochi online. Secondo il Libro blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da poco pubblicato, nel 2022 in Lombardia sono stati spesi circa 3,2 miliardi di euro nel gioco fisico, in netta crescita rispetto ai 2,3 miliardi del 2021 e al miliardo e 900 mila euro del 2020. La raccolta (il totale del giocato) è stata di oltre 12 miliardi, contro gli 8,5 miliardi del 2021 e i 7,2 del 2020. La quota maggiore è arrivata dal settore delle Awp (apparecchi elettronici) seppure la spesa sia in leggero calo rispetto al 2019. In compenso, si rileva la costante ascesa del gioco online: a livello lombardo, risultano attivi 2,1 milioni di conti online per il gioco, di cui 655mila aperti nel corso dell’anno (erano 1881222 nel 2021, di cui 628.095 aperti). Guardando al giocato pro-capite, tra i capoluoghi lombardi è Milano quello che registra il valore più alto (1544 euro, secondo l’analisi di Federconsumatori e Cgil che, in collaborazione con la Fondazione Isscon). Seguono: Sondrio (1331,26), Monza (1298,25 euro), Como (1268,7), Lodi (1243,31), Varese (1227,83), Cremona (1206,52), Pavia (1193,23), Brescia (1120), Bergamo (1088), Mantova (1.012,90).