REDAZIONE LECCO

Automobilisti in fuga dopo lo schianto. Identificati 7 su dieci

Ambra, falciata e uccisa da un pirata della strada, che non solo non si è fermato a sincerarsi delle sue...

I rilievi delle forze dell’ordine sulla pista ciclopedonale teatro dell’incidente

I rilievi delle forze dell’ordine sulla pista ciclopedonale teatro dell’incidente

Ambra, falciata e uccisa da un pirata della strada, che non solo non si è fermato a sincerarsi delle sue condizioni, ma non ha nemmeno allertato i soccorritori, neppure in maniera anonima. Secondo gli ultimi dati pubblicati dai volontari di Asaps, gli Amici e sostenitori degli agenti della polizia stradale, prendendo in considerazione solo gli incidenti mortali, sono stati 101 lo scorso anni gli episodi di pirateria, il 23% in più degli 82 del 2022. Le vittime nel 2023 sono state 103, più altri 15 i feriti negli incidenti. Nel 2022 i morti in episodi di pirateria stradale erano stati 86: sono aumentati del 20%. Il 73% dei casi è avvenuto di giorno. Nel 66,3% delle volte il pirata è stato poi individuato dagli operatori delle forze dell’ordine che hanno rilevato il sinistro, più presumibilmente il 15% identificato a distanza di tempo senza comunicazione pubblica. Le donne pirata della strada sono la netta minoranza: sono state solo 4. Le vittime sono state soprattutto i pedoni (44) e i ciclisti (19). Nel 2022 i pedoni uccisi da pirati erano stati 41, 13 i ciclisti. I pirati positivi all’alcol o alla droga sono risultati il 7,5%. I pirati stranieri sono stati il 14,9% del totale.

La mappa dei pirati della strada che hanno ucciso indica che il maggior numero di fughe con omissione di soccorso è stato registrato nel Lazio (16 episodi), segue l’Emilia Romagna (13), il Veneto e la Campania (11), la Lombardia (10), la Sicilia (8), la Toscana (7), la Puglia (6), le Marche (4), Abruzzo, Calabria e Piemonte (3), l’Umbria (2) e, infine, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Sardegna e Trentino Alto Adige (1).

D.D.S.