ANGELO PANZERI
Cronaca

Annone, crollo del ponte: c'è il rischio prescrizione

A tre anni e mezzo dalla tragedia non è ancora iniziato il processo. Per la morte di Claudio Bertini potrebbe non esserci un colpevole

Il crollo del ponte di Annone

Annone (Lecco), 11 marzo 2020 - Potrebbe non esserci un colpevole per la morte di Claudio Bertini, 68 anni, vittima del crollo del ponte di Annone Brianza. C’è infatti il rischio prescrizione per uno dei reati - omicidio colposo - contestati a 5 indagati per il crollo del ponte di Annone Brianza. L’udienza preliminare in calendario oggi al tribunale di Lecco sarà rinviata e il Gup Paolo Salvatore fisserà una nuova data.

A distanza di quasi tre anni e mezzo dalla tragedia il processo non è ancora iniziato. La Procura ha chiesto di rinviare a giudizio gli ingegneri Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente del settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Lecco, Andrea Sesana, responsabile del servizio concessioni e reti stradali sempre della Provincia di Lecco e Giovanni Salvatore, capo del centro manutenzioni dell’Anas per la Lombardia, Silvia Garbelli, funzionario tecnico del settore Pianificazione territoriale e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo, e Roberto Torresan, libero professionista che ha effettuato uno studio di manutenzione straordinaria per conto di Anas. Tutti sono accusati di omicidio colposo, lesioni, disastro colposo e crollo di costruzioni.

Il crollo del ponte - avvenuto alle 17.20 del 28 ottobre 2016 - ha provocato la morte di Claudio Bertini, 68 anni di Civate, e il ferimento di altre sette persone che stavano transitando sulla statale 36. Con i rinvii delle udienze preliminari c’è il rischio della prescrizione per il reato di omicidio colposo, il termine per i tre gradi di giudizio è fissato a sette anni e mezzo, mentre non c’è alcun rischio per le ipotesi di reato di disastro colposo e crollo di costruzioni, per i quali i termini di prescrizione sono di 15 anni. Angelo Panzeri