DANIELE DE SALVO
Cronaca

Catamarano alla deriva a Dervio: una velista soccorsa, l’altro trainato a riva con la barca

Il lago in burrasca, l’imbarcazione “scuffiata” e il suo equipaggio in balia delle onde, quindi l’intervento dell’idroambulanza. Ora il timoniere rischia pure di essere multato

I soccorritori, il natante e gli uomini dell'equipaggio

I soccorritori, il natante e gli uomini dell'equipaggio

Dervio (Lecco), 15 giugno 2025 – Il lago in burrasca, il catamarano scuffiato adagiato sul fianco, la riva sempre più vicina con il rischio di schiantarsi sugli scogli. Una situazione estremamente pericolosa, ma il proprietario non voleva abbandonare l'imbarcazione.

Disastro sfiorato nel tardo pomeriggio di ieri al largo di Dervio, dove gli Opsa della Croce rossa lecchese hanno salvato una velista e i vigili del fuoco della squadra nautica trainato un natante con a bordo il suo comandante, uno straniero, che non voleva lasciarlo in un approdo sicuro.

Il naufragio

Il sabato era praticamente concluso, gli Operatori polivalenti del soccorso acquatico della Croce rossa stavano rientrando in porto da Bellagio a Colico con la loro idroambulanza al termine della prima giornata di servizio estivo sul lavoro.

Poco prima di ormeggiare sono stati però dirottati d'urgenza verso Dervio dai militari della Guardia costiera per soccorrere due velisti in seria difficoltà alla deriva. I responsabili delle operazioni di soccorso sul lago sono infatti i militari della Guardia costiera, che coordinano quindi gli interventi e mobilitano i soccorritori. Sono stati tempestati da decine di chiamate di persone che da riva stavano assistendo al naufragio. I due, stranieri, un uomo e una donna di cinquant'anni entrambi, erano aggrappati al loro catamarano ribaltato per le condizioni meteo proibitive.

I soccorsi

Nonostante le onde alte, il vento forte, l'eventualità di essere scagliati contro gli scafi dalle ondate, gli Opsa sono riusciti ad avvicinarsi e poi, a nuoto, a raggiungerli. I due si sono rifiutati di lasciarsi aiutare, perché il capitano non voleva abbandonare il suo catamarano. Solo quando sono stati sospinti paurosamente verso gli scogli a riva, almeno la donna ha accettato di essere soccorsa. Tuttavia le condizioni nel frattempo sono drasticamente peggiorate e recuperarla è stato veramente difficile. Gli Opsa hanno dovuto utilizzare un nuovo materassino gonfiabile in dotazione, che servirebbe per trasbordare persone e materiale di soccorso senza che sui bagnino.

Il recupero

L’altro velista invece è rimasto della sua idea. Per scongiurare il peggio, i vigili del fuoco hanno agganciato il catamarano con un cima. Poi lo hanno trainato sottovento fino ad una piccola insenatura. A bordo, avvinghiato ad esso, anche il capitano.

Una volta al riparo dalle onde più alte e dalle raffiche di vento, sono quindi riusciti a riportare la barca e il suo occupante a riva sano e salvo. Probabilmente lo straniero verrà multato per essere salpato con le condizioni del lago proibitive e per il comportamento tenuto, con cui ha messo a repentaglio non solo la sua di via, ma soprattutto quella della sua compagna e dei soccorritori.