Lecco, crollo del ponte di Annone Brianza: ricorso in Appello contro le condanne

A settembre due funzionari della provincia e uno di Anas giudicati colpevoli per la morte di Claudio Bertini

Il crollo del ponte di Annone

Il crollo del ponte di Annone

Lecco, 18 novembre 2021 - Ricorso in Appello sulla sentenza del crollo del ponte di Annone Brianza. Il 6 settembre scorso il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Enrico Manzi, aveva condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente della Provincia di Lecco e oggi in forza al Ministero dei Trasporti, a 3 anni 6 mesi Giovanni Salvatore, dirigente Anas e all’epoca responsabile della statale 36, e a 3 anni Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco. Invece Silvia Garbelli, funzionario della Provincia di Bergamo che aveva firmato l’autorizzazione al transito del mezzo pesante, è stata assolta perché "il fatto non costituisce reato". Nel crollo del ponte, avvenuto il 28 ottobre del 2016, perse la vita Claudio Bertini, 65 anni di Civate, che ebbe la sfortuna di passare in quel momento sotto l’infrastruttura, e rimasero ferite altre sette persone. La Procura aveva indagato e chiesto il processo per sei persone, poi la posizione del dirigente del settore Trasporti della Provincia di Bergamo venne stralciata e dichiarato "non giudicabile", mentre un professionista, che era stato incaricato di predisporre un progetto di manutenzione straordinaria del cavalcavia, ha patteggiato in sede di udienza preliminare. Il giudice Enrico Manzi ha così motivato le tre condanne: "Hanno posto poca attenzione allo stato dei calcinacci del cavalcavia e non hanno preso decisioni per la limitazione o chiusura del ponte". Ora i legali dei tre condannati in primo grado – l’avvocato Edoardo Fumagalli che assiste Angelo Valsecchi; l’avvocato Stefano Pelizzari per Andrea Sesana e l’avvocato Daniele Ripamonti per Giovanni Salvatore – hanno predisposto il ricorso in Appello. La scadenza per il ricorso è fissata per il 20 novembre e si attende anche la decisione della Procura. L’udienza sarà fissata nel 2023.