
Andrea Oriana
Lecco, 24 agosto 2018 - «Voglio prendere la mia rivincita l’anno prossimo. Nel 2019 tornerò e riproverò questa traversata». Andrea Oriana si è fermato dopo 31 chilometri a nuoto, nel Canale della Manica, mentre stava raggiungendo le coste francese. Dopo mesi di preparazione, il 45enne ex olimpionico lecchese specialista dei 200 metri ha solo sfiorato l’impresa di nuotare da Dover a Calais, ritirandosi dopo otto ore e 45 minuti. «Si dice che la Manica sia la traversata natatoria più difficile al mondo e me ne sono proprio reso conto – spiega –-. Nelle prime quattro ore mi sono trovato a combattere con onde alte e con una corrente contraria che spingeva lateralmente. Per oltrepassare questo muro d’acqua, a partire dalla quinta ora ho cominciato ad avere crampi alle gambe e ai polpacci e per questo nuotavo solo di braccia. Ho avuto una contrattura alla scapola sinistra, gola e lingua infiammate per le tante bevute di acqua marina, freddo con correnti a 15 gradi e per di più la marea spostava la barca fuori rotra aumentando il tragitto, non di uno ma di 10 chiometri. Con la Manica non si scherza, si calcola che ogni anno solo il 25% di chi prova la traversata riesca a toccare gli scogli di Calais. Ancora un anno e quel tocco sarà mio». Oriana si è stupito anche del seguito di fan che lo ha seguito durante la prova. «È stata una cosa inaspettata e piacevole – prosegue –. Vedere quasi 3.500 persone che mi hanno seguito mi ha fatto capire che ho fatto qualcosa di importante. Mi sono reso conto di quanto sia difficile questo canale e di quanto sia importante la preparazione che, forse, nonostante i test, avrei dovuto mettere a punto in maniera migliore. Questa è una piccola delusione, ma ciò che insegno sempre è che bisogna sempre ripartire dalle delusioni per renderle occasioni. Per questo voglio prendermi la rivincita, quindi tornare a Dover e conquistare la Manica».
Solo otto italiani sono riusciti a conquistare l’Everest del nuoto. Tra loro anche Leo Callone, il Caimano del Lario. Dopo una vita di bracciate in vasca, quindici titoli italiani nei 100 e 200 farfalla e la partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta ‘96, a quarantacinque anni Oriana ha deciso abbandonare il rassicurante rettangolo di una piscina e immergersi nelle acque fredde e minacciose. Ora si godrà il meritato riposo e poi tornerà in acqua per allenarsi e conquistare la Manica.