Il futuro rosa dell’alpinismo si chiama Iris e ha 19 anni: “Quando arrampico sono libera”

Meratese, è la più giovane componente del Cai Eagle Team. L’attende una lunga preparazione in vista della sfida in Patagonia

La meratese Iris Bielli in azione Studia ingegneria ambientale e del territorio al Politecnico Ha iniziato ad arrampicare a 14 anni

La meratese Iris Bielli in azione Studia ingegneria ambientale e del territorio al Politecnico Ha iniziato ad arrampicare a 14 anni

L’altezza non la spaventa, le pareti a strapiombo non le fanno paura, il vuoto sotto di lei non la preoccupa. Iris ama scalare e ama la montagna. "Quando mi arrampico mi sento libera – racconta –. Scalare mi aiuta a conoscermi meglio, mi permette di scoprire i miei limiti fisici e mentali e mi spinge a superarli. E la montagna è un ambiente stupendo, regala luoghi sempre nuovi. Ammirare in silenzio la bellezza della natura è fantastico".

Iris Bielli ha 19. Abita a Merate. È al primo anno di università al Politecnico: studia Ingegneria ambientale e del territorio. È una delle giovani promesse dell’alpinismo italiano. Anzi è la più giovane promessa dell’alpinismo italiano. Insieme ad altri 14 ragazzi e ragazze è stata selezionata per il Cai Eagle Team, una sorta di dream team della montagna.

Non è stato facile: ha dovuto superare una prova di arrampicata su roccia e una su ghiaccio, una vertical di mille metri, una corsa in montagna e convincere con i fatti e a parole maestri dell’alpinismo come i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera e David Bacci, il presidente Club alpino accademico italiano Mauro Penasa, l’istruttrice nazionale di alpinismo Caterina Mazzala l’aspirante guida Federica Mingolla e la guida del Cervino François Cazzanelli.

“Nelle prove di arrampicata sportiva e arrampicata trad mi sono trovata bene, come in quella di cramponage, anche se per me era la prima scalata su ghiaccio – spiega Iris –. Nella prova di corsa in montagna invece mi sono dovuta impegnare al massimo, mi mancava l’allenamento di gambe e fiato". Irsi va in montagna fin da piccola, insieme a mamma Stefania, papà Matteo e la nonna Licia: "Andavamo sulle Dolomiti e girovagavamo sui sentieri tra Pelmo e Civetta".

Ha cominciato però ad arrampicarsi a 14 anni, dopo 8 di ginnastica artistica agonista. Ha iniziato con suo papà, poi è progredita alla scuola dei Ragni e di Fabio Palma. Ha partecipato a diverse gare. Prima prediligeva la falesia, ora si diverte di più con le multi-pitch o le vie lunghe. Si è arrampicata sulla Presolana, il primo amore, la Grigna, il Medale, i Wendenstöck... Il viaggio per Iris è tuttavia appena cominciato: nel 2025 la aspetta la Patagonia con il Cai Eagle Team.