Elezioni regionali in Lombardia, affluenza finale al 40,7% a Lodi

Si vota per eleggere il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione, designando il successore di Attilio Fontana, tra quattro candidati

Un seggio allestito per le elezioni regionali (Ansa)

Un seggio allestito per le elezioni regionali (Ansa)

Seggi chiusi alle 15. E' iniziato lo spoglio delle schede per il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione. Anche a Como, come nel resto della Lombardia, si è registrato un forte crollo dell'affluenza alle urne ieri e oggi.

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L'affluenza finale in provincia

L'affluenza finale in provincia di Lodi, alle 15 di oggi, lunedì 13 febbraio, è del 40,74%. L'affluenza finale nel 2018 è stata del 75,13%. Alle 23 di ieri la percentuale di persone che si è recata alle urne era del 31,62% (contro il 75,13% del 2018), alle 19, invece, del 27,57% (contro il 62,46% del 2018), mentre alle 12 l'affluenza era del 9,81%. Nel 2018, ultimo appuntamento con le Regionali, alla stessa ora era andato alle urne il 22,3% degli elettori.

I candidati in Lombardia

In Lombardia la sfida è tra il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), che parte favorito, Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).

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I quattro candidati alle elezioni regionali in Lombardia
I quattro candidati alle elezioni regionali in Lombardia

I candidati e le liste a supporto

Attilio Fontana, presidente uscente, è supportato dal suo partito, la Lega e dalle seguenti liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati-Rinascimento Sgarbi e dalla lista civica che porta il nome del candidato. A sostegno di Pierfrancesco Majorino, oltre al suo Partito democratico, ci sono: Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e la lista Patto civico Majorino presidente. Letizia Moratti, oltre all’omonima lista civica, ha l’appoggio del coagulo Azione-Italia Viva. Infine, Mara Ghidorzi è sostenuta soltanto da Unione popolare. In totale, sono 1.015 i candidati consiglieri regionali per 12 liste complessive. Alcuni di loro sono particolarmente conosciuti anche sul piano nazionale: è il caso del virologo Fabrizio Pregliasco, del direttore d’orchestra Alberto Veronesi, figlio dell'oncologo Umberto  Veronesi, del giornalista Vittorio Feltri e del suo collega, Maso Notarianni, marito di Cecilia Strada, ex presidente di Emergency.

TUTTI I CANDIDATI E LISTE

Il sistema di alleanze dei partiti nelle elezioni regionali in Lombardia 2023
Il sistema di alleanze dei partiti nelle elezioni regionali in Lombardia 2023

Liste elettorali di Lodi

Per vedere tutti i nomi dei candidati nella circoscrizione di Lodi clicca qui. Di seguito i capilista che costengono i vari candidati alla presidenza.

Per Fontana: Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), Pietro Foroni (Lega), Marco Pavese (Forza Italia), Laura Mazza (Noi moderati, Rinascimento) e Pietro Limardo.

Per Majorino: Roberta Vallacchi (Pd), Luca Degano (M5s), Stefania Dal Ben (Alleanza Verdi Sinistra) e Tommaso Premoli.

Per Moratti: Bianca Baruelli (Azione-Italia Viva) e Alba Resemini.

Mara Ghidorzi non ha presentato liste elettorali nella circoscrizione di Lodi.

Il centrodestra da quasi 30 anni al Pirellone

Il centrodestra ha sempre vinto le elezioni regionali in Lombardia dal 1995 in poi, cioè da quando i cittadini votano direttamente il presidente della regione. Nei venticinque anni precedenti il presidente veniva nominato dal Consiglio regionale. Negli ultimi trent’anni è stato eletto presidente per quattro volte consecutive Roberto Formigoni, poi Roberto Maroni e Attilio Fontana: tutti esponenti del centrodestra.

Nel 2018 il centrodestra ha ottenuto il 49,9 per cento, oltre 20 punti in più del centrosinistra. Nel 2013, Maroni vinse con il 42,8 per cento, con un vantaggio inferiore ai cinque punti rispetto all’avvocato Umberto Ambrosoli candidato con il centrosinistra. Alle elezioni del 2010 il centrodestra di Formigoni ottenne il 56,2 per cento, 23 punti in più del centrosinistra, nel 2005 il 53,9 per cento con 10 punti di vantaggio.Poi, nel 2000 il 62,4 per cento con 30 punti di vantaggio e nel 1995 il 41,1 per cento con 14 punti di vantaggio.