Milano, 16 febbraio 2023 - Alcune tessere del mosaico sembrano destinate a restare le stesse nel passaggio tra la prima e la seconda Giunta regionale di Attilio Fontana. E si tratta delle tessere verdi, che nell’alfabeto della politica è il colore immediatamente associato alla Lega. Il riferimento è a Massimo Sertori, Claudia Maria Terzi e Guido Guidesi: tutti e tre assessori nell’esecutivo uscente e, con buona probabilità, saranno tutti e tre confermati anche nel nuovo esecutivo. Il confronto tra il governatore e le segreterie dei partiti del centrodestra inizierà soltanto settimana prossima, è bene precisarlo. Ma tra le indicazioni di massima che stanno emergendo nelle ultime ore c’è anche questa: la volontà di Fontana e dello stesso Matteo Salvini di confermare almeno i tre assessori di cui si è appena detto. Il cerchio magico di Fontana? Un cordone di protezione del governatore e del Carroccio dalle mire espansionistiche di Fratelli d’Italia, da settembre 2022 ufficialmente primo partito in Lombardia? Anche. Ma non solo.
Massimo Sertori, ad esempio, si è confrontato con le urne e con gli elettori. Nella sua Valtellina è riuscito a farsi eleggere, ha ottenuto 7.907 preferenze e in quel di Sondrio e provincia la Lega si è affermata come primo partito. Assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Sertori, in questi 5 anni, ha poi gestito almeno due partite importanti: quella relativa ai canoni idrici e quella relativa alla siccità estiva.
Claudia Terzi è data politicamente nelle grazie di Salvini. Di certo, che piaccia o no, che basti o no, da assessore regionale alla Mobilità, ha difeso la posizione della Regione su un tema decisamente critico: quello del trasporto ferroviario regionale. Puntuale, la Terzi, nel segnalare e denunciare di volta in volta i disagi e i disservizi causati ai treni di Trenord da problemi di rete, quindi imputabili a quella Rfi dalla quale la Lombardia si aspetta interventi per 14 miliardi di euro, come da accordi firmati nel 2019. Plausibile che la Terzi possa continuare ad occuparsi di trasporti e mobilità, facendo così da terminale locale del ministero oggi occupato da Salvini.
Guido Guidesi, uomo vicino a Giancarlo Giorgetti, entrato in Giunta nella fase due, a gennaio del 2021, dal momento del suo insediamento ha tenuto i rapporti con le imprese lombarde, come gli è stato chiesto di fare. Un ruolo di frontman che è considerato prezioso in Lega. Da qui le tre riconferme. Del tutto plausibili anche se non ancora scolpite nella pietra. Accanto agli assessori leghisti ce ne sarà almeno uno in quota “Lombardia Ideale“, un modo per premiare la lista civica di Fontana per un risultato non scontato: il 6,2% dei consensi riscosso alle urne, abbastanza per portare in Consiglio regionale ben cinque eletti.
Fratelli d’Italia, come già riportato, punta alla vicepresidenza della Giunta – e con tutta probabilità le sarà riconosciuta –, a deleghe quali l’Agricoltura, la Sicurezza e la Protezione Civile ma anche alla presidenza del Consiglio regionale, in attesa di capire le intenzioni di Guido Bertolaso per l’assessorato alla Sanità.
La rosa dei nomi dai quali attingere per gli incarichi appena menzionati è composta da Carlo Maccari, Marco Alparone, Franco Lucente ed Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, che entrerebbe come profilo esterno, tecnico. Da registrare, però, la sortita di Barbara Mazzali, capogruppo uscente: "Qualsiasi cosa decida per me il partito, andrà bene, ma se dovessi scegliere un ruolo, sarei adatta ad un assessorato come l’Agricoltura".
In Forza Italia i nomi in cima alla lista per la Giunta sono quelli di Simona Tironi (8.671 preferenze a Brescia) e Gianluca Comazzi (7.902 a Milano).