Nel 2018 la Treccani ha introdotto tra i neologismi il concetto di body shaming. Poi c’è l’abilismo (Treccani 2022), la cultural appropriation, la bifobia, la transfobia... Insomma, da quando all’incirca dieci anni fa I Soliti Idioti hanno smesso di idioteggiare in tv, il politically correct ha fatto passi da gigante e oggi – giustamente – si deve stare molto attenti a cosa si dice, cosa si scrive, cosa si pensa.
Ma loro, Biggio e Mandelli, ritrovatisi dopo un lungo divorzio artistico e umano, se ne sono sempre fregati. Se ne fregavano nel 2009 quando proponevano gli omosessuali esagerati, Ruggero Deceglie padre sessista e volgare (chi dimentica fijo de na…?), la dipendente postale scansafatiche (qui sfidando un dipendentepubblicoshaming mai decollato). Se ne fregheranno probabilmente anche adesso che si sono ritrovati e stanno girando nuovi sketch a Milano. L’unico dubbio, sul serio, è se il pubblico saprà ridere anche questa volta delle piccolezze raccontate dai Soliti Idioti o se i dieci anni passati si faranno sentire anche nel gusto degli spettatori, magari non più abituati alla satira cattivissima.