Uno incita gli adepti a “prendere il controllo” dei loro corpi e menti, oltre a progettare di costruire una città in California. L’altro apre le porte della sua canonica ai migranti e promette di aiutare chi sia rimasto senza una tetto a occupare le case sfitte di Como. Non sono mai state così diverse le facce di una medaglia coniata nel metallo della fede e della religione. Da una parte Sadhguru, l’erede di Osho ammirato dai vip di Hollywood che ha appena incontrato i sostenitori italiani al Palalido. Cinque ore di prolusione e firma copie: un posto in platea poteva costare fino a 900 euro, presumiamo per le prime file. Dall’altra don Giusto Della Valle, prete di frontiera lariano, al fianco degli ultimi che faticano a trovare 5 euro per un panino. Vogliamo sperare che nessuno si senta offeso da quella che è una semplice giustapposizione. Di due cose, però, siamo certi. Se don Giusto avesse convocato i suoi sostenitori, molto probabilmente non avrebbe riempito un palazzetto. Ma nemmeno avrebbe chiesto il pagamento di un qualsiasi biglietto.
Editoriale e CommentoI primi e gli ultimi