Era lo scorso febbraio quando Daniela Santanché annunciò con una certa enfasi che “nei prossimi dieci giorni vi daremo la soluzione strutturale”. La ministra del Turismo si riprometteva di accorciare i tempi per l’ottenimento del passaporto, che in Italia sono notoriamente biblici soprattutto dopo la pandemia.
A dieci mesi di distanza da quella promessa da marinaio la situazione è addirittura peggiorata: a Milano e in molte altre città non è più nemmeno possibile prenotare un appuntamento in questura. Non solo, il passaporto italiano è tra i più cari d’Europa: costa 116 euro contro i 30 della Spagna.
Siamo però sicuri che la ministra Santanché a breve ci prometterà di rinunciare alle vacanze di Natale già prenotate ai tropici per coordinare una task force pronta a smaltire la lunga coda di richieste inevase. E per questo già la ringraziamo.