Quando non è un nubifragio è il sole cocente. Il cielo non dà tregua ai milanesi e quelli costretti a restare in città ad agosto – lontani dalle acque del mare e dal fresco della montagna – non potranno neanche rifugiarsi all’ombra delle fronde. Tutta Milano è un cimitero di alberi: sradicati, divelti, spezzati, sfregiati, riversi a terra. I Giardini Montanelli e Parco Sempione sono chiusi e, secondo l’assessora comunale al Verde e all’Ambiente Elena Grandi, non saranno riaperti prima di fine agosto. Non resta che piangere, anche perché ci vorranno decenni per riportare il verde al suo antico splendore. C’è solo una consolazione: i sette alberi monumentali dei Giardini hanno resistito. Duri e testardi, hanno vinto le raffiche di vento che sferzavano a 104 chilometri all’ora. Della loro ombra, in futuro, saremo forse più riconoscenti.
Editoriale e CommentoNon c’è ombra a Milano d’agosto
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