ANDREA MORLEO
Editoriale e Commento
Editoriale

L’amore finisce in panchina

Omnia vincit amor: et nos cedamus amori. L’amore vince su tutto, arrendiamoci anche noi all’amore: ce lo aveva insegnato Virgilio e noi, inguaribili sentimentali, ci abbiamo creduto per oltre due millenni.

Tutte balle, l’amore perde e finisce in panchina. Parola di Dante De Capitani che ha deciso di rimuovere la panchina di cemento in riva all’Adda, scelta come cornice di serate romantiche da coppie di giovani innamorati.

Succede a Pescate, nel Lecchese, dove gli inquilini del condominio retrostante, invidiosi di non aver più vent’anni, hanno così tanto protestato da averla vinta. 

“L’ho smontata e fatta rimuovere: la rimetterò in una zona più controllata”, annuncia De Capitani. Suggerimento: davanti al cimitero o alla discarica, così non ci sarà alcun pericolo.

Anzi, signor “sindaco sceriffo” urge subito un’ordinanza che instauri il coprifuoco dopo le 19: vedrà che così non correrà alcun rischio.

La verità è che tutti ormai ci siamo dimenticati della leggerezza della giovinezza e di questo passo, a suon di divieti, non stupiamoci di crescere giovani che si rimbambiscono davanti alla tv o alla playstation.