AGATA FINOCCHIARO
Editoriale e Commento
Editoriale

La “dittatura” del meteo

Tutti a casa, il meteo prevede tempesta. Potrebbe suonare più o meno così il messaggio It-Alert che dal 19 settembre sbarcherà in Lombardia dopo essere già stato collaudato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia-Romagna e dal 12 settembre in Campania, Friuli Venezia-Giulia e Marche. L'obiettivo? Evitare che eventi meteorologici sempre più estremi e frequenti anche nella nostra regione possano provocare vittime, oltre che gli inevitabili danni. Il messaggio raggiungerà quanti si troveranno nella zona ritenuta dagli esperti a rischio per bombe d'acqua, trombe d'aria, violenti temporali ma anche catastrofi naturali.

Ma davvero abbiamo bisogno di essere avvisati con un alert inviato a ogni telefonino acceso, in aggiunta alle previsioni meteo che già imperversano su radio, tv e smartphone? Senza andare a scomodare le previsioni di tempeste perfette, che tali non sono state, basterebbe forse un po' di buon senso in più e alzare gli occhi al cielo per capire quando è meglio evitare una passeggiata (discorso a parte per uscite al lago e in montagna). Senza rinunciare a quell'ultimo piacere romantico di farsi sorprendere da un acquazzone che ci fa correre via dal parco, bagnati fradici come in un film d'altri tempi.