Giovani, una via d’uscita dalla logica dell’emergenza

Dal branco di Capodanno alla grande fuga del Beccaria, il 2022 si è aperto e si chiude a Milano con le stesse parole: disagio giovanile, criminalità minorile, emergenza

Il vicedirettore del Giorno, Armando Stella

Il vicedirettore del Giorno, Armando Stella

Dal branco di Capodanno in piazza Duomo alla fuga di Natale dal carcere, il 2022 si è aperto e si chiude a Milano con le stesse parole. Disagio giovanile. Criminalità minorile. Emergenza. Il binocolo della sicurezza costringe il campo e produce fatalmente una distorsione ottica (questa è la generazione dell’impegno e dei diritti) ma mette a fuoco il punto da cui far partire una linea prospettica: gli adolescenti in crisi, gli studenti fragili che abbandonano la scuola, i condannati precoci alla disoccupazione e i Neet, i bulli affascinati da rap, soldi e violenza, i figli rovinati da periferie avvilenti, i profughi bambini senza legami familiari, ecco, questi ragazzi non possono essere ridotti a matematica socio-demografica o casistica da cronaca nera. 

«Quanto successo al Beccaria è l’ultima spia di un crescente e allarmante disagio giovanile, di cui tutti siamo chiamati ad occuparci», ha detto il ministro Nordio. Chi lo fa da tempo, in silenzio, spesso inascoltato o trattato con sufficienza – funzionari pubblici e associazioni di volontariato, accademici, educatori e preti di frontiera – testimoniano quotidianamente l’urgenza di un cambio di registro.

L’agenda è scritta: servono investimenti sulla scuola e non bastano quelli del Pnrr per muri e impianti fotovoltaici; bisogna ristrutturare il welfare per avvicinare le istituzioni ai genitori, affrontare l’epidemia di alcol e droghe, puntellare le comunità fiaccate dalla penuria di fondi e personale, portare cultura e sport nei quartieri della solitudine, cancellare lo stigma dell’assistenza psicologica e garantirne la capillarità, restituire dignità ed efficacia alla giustizia minorile ridotta a tribunalino di serie B. Questo è il Paese in cui le pensioni superano gli stipendi, la speranza di vita si allunga e l’orizzonte delle possibilità si schiaccia: o si ribalta l’agenda sociale o ci si rassegna alla logica del branco.