Una leggenda narra che i gatti prima o poi conquisteranno il mondo, che i piani per l’invasione siano già stati messi a puntino e che sia ormai solo una questione di tempo. I più avveduti, che hanno avuto per ignote ragioni accesso ai bunker segreti dove sono conservati questi piani militari, ci stanno mettendo in guardia da tempo: non fatevi abbindolare dal loro carattere sornione, “vellutato” e a volte annoiato. È solo una raffinata tecnica per illuderci che siano animali mansueti, manipolabili, quando in realtà non c’è un felino in duemila anni di storia che si sia fatto comandare da un umano. Che siano in realtà guerrieri temibili e ben addestrati come una squadra da sbarco ce ne rendiamo conto quando li cogliamo, a loro insaputa, dare la caccia a un topo o salire in verticale su un albero.
E che anche a Milano ci sia aria d’insurrezione è chiaro nel fatto che, dai tempi dei Visconti, decine di gatti abbiano preso stabilmente possesso del Castello Sforzesco e non intendono andarsene. Da questa ex cittadella militare, dai suoi fossati dove ci fanno credere di oziare a pancia in su, quando invece ci osservano e studiano i nostri comportamenti, sono pronti a prendere possesso della città quando sarà il momento. Ai loro ordini ci sono 50mila mici di ogni età pronti a combattere. L’unica speranza, per noi, è di approfittare allora della giornata a loro dedicata, oggi 17 febbraio, per portare del cibo alle oltre mille colonie feline presenti qui (come in tanti altri Comuni), sostenere i volontari che se ne prendono cura (come quelli riuniti nella bella pagina Facebook “I gatti del Castello Sforzesco”) e riaffermare la nostra fede gattolica. Se sono magnanimi, ci ripagheranno con un altro decennio di pace e di illusioni.