VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Editoriale e Commento

I Ferragnez, una allucinazione collettiva

Chiara Ferragni e Fedez, dall’Ambrogino d’oro del 2020 alla caduta di oggi

Nel gennaio del 2019 Marina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, ospite di Piero Chiambretti fu protagonista di un indimenticabile (per gli appassionati del genere trash, s’intende) scambio con Roberto D’Agostino. Per rispondere alle critiche rivolte a figlia e genero si lanciò in una appassionata, materna, difesa: “In un mondo dove c’è un nichilismo imperante, dove non ci sono più dei valori in cui credere, questi ragazzi presentano dei valori. Lei che valori propone?”. “Io non propongo niente, neanche i valori bollati” fu la risposta di Dago. 

Nel 2020 poi, in pieno Covid e dopo aver ricevuto l’Ambrogino d’oro, per un attimo sembrarono i nuovi eroi della sinistra. Gauche caviar, ma pur sempre gauche.

Quattro anni dopo li ritroviamo così: lei a un passo dalla richiesta di processo per truffa aggravata; lui coinvolto in un brutale pestaggio e (pur senza essere indagato) al centro di rapporti e amicizie con i per niente raccomandabili ultrà del Milan finiti arrestati. Come canta lo stesso Fedez, i Ferragnez sono stati davvero un’allucinazione collettiva.