La magia di Circe ha colpito ancora. Questa volta non i compagni di viaggio di Ulisse, trasformati in bestie dopo aver bevuto una pozione magica, ma meteorologi veri e soprattutto gli esperti da web (quelli che una volta erano virologi, poi politologi o esperti militari con laurea conseguita sui social).
La temuta tempesta perfetta di venerdì 4 agosto su Milano, proprio a Circe dedicata, non c’è stata (per fortuna). E pensare che c’è chi si è barricato tra le mura domestiche, chi è uscito prima dall’ufficio perché aveva dimenticato le finestre aperte, chi ha scelto di lavorare in smart, chi ha rinunciato a una gita o a una cena all’aperto con amici, chi ha blindato casa manco fosse in Florida dove gli uragani sono all’ordine del giorno. Insomma la paura è stata tanta ma alla fine non è successo niente. Paura giustificata visti i danni della tempesta che si era scatenata qualche giorno prima su Milano e hinterland abbattendo centinaia di alberi, scoperchiando case e persino uccidendo due persone. Uragano che nessuno aveva previsto...
E come sempre accade dopo un disastro naturale si alza il livello di guardia e si preferisce sovrastimare piuttosto che sottostimare un rischio. È un po’ come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, direte voi. Ma va bene così e imparare dagli errori commessi per non ripeterli. Comunque, sempre meglio, non accettare pozioni dalle sconosciute.