Calano le iscrizioni al liceo classico, a favore dello scientifico ma anche degli istituti tecnici. La questione è ampia e il discorso complesso, da seminario sul tema più che da newsletter del mattino, tuttavia un dato emerge piuttosto chiaro. La scuola superiore per eccellenza, quella della classe dirigente, non è più percepita come garanzia di un futuro tranquillo. Già l'università di massa aveva sparigliato le carte, ridimensionando la laurea da lasciapassare a requisito; la radicale trasformazione del mondo del lavoro ha fatto il resto, prediligendo le specializzazioni alle conoscenze generaliste. E allora meglio buttarsi sul liceo scientifico, felice compromesso tra umanesimo e scienza, oppure direttamente sugli istituti tecnici, per anni bistrattati e ora rivalutati. Perché, in fondo, imparare un mestiere non è una cattiva idea. Nel 2023, anche il dottore vuole il figlio perito.
Editoriale e CommentoAnche il dottore vuole il figlio perito