Il governo Meloni ha di recente chiuso il capitolo Superbonus 110. Nel DL aiuti quattro, infatti, l'aliquota per gli interventi di ristrutturazione in condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità è stata abbassata al 90% per tutto il 2023. Per chi ambisse alla maxi-agevolazione, però, c'è ancora uno spiraglio. Si tratta di una finestra di una decina di giorni che rimane aperta per accedere al superbonus nella sua versione originaria, ovvero quella con aliquota al 110%. E' necessario, però, fare molto in fretta e avere le carte in regola.
Le regole
Sono due, nella sostanza, i vincoli imposti per poter godere ancora del Superbonus 110, appena cancellato dal governo di recente insediato. Imprese e contribuenti, infatti, dovranno effettuare entro venerdì 25 novembre la Cilas, ovvero la Comunicazione asseverata per il superbonus, necessaria ad avviare l'intervento di ristrutturazione. Non solo. L'altro paletto riguarda il via libera ai lavori: i condomini che risiedono nell'edificio da ristrutturare, infatti, dovranno aver già deliberato l'ok all'esecuzione dell'intervento, entro la data dell'entrata in vigore del nuovo decreto aiuti.
La strada, quindi, appare piuttosto stretta e percorribile solo per chi abbia già da tempo avviato la pratica per ottenere lo sconto del 110%. Quasi impossibile, invece, per chi non abbia già votato in assemblea (o, comunque, approvato) la delibera di esecuzione dei lavori. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, infatti, dovrebbe avvenire giovedì o venerdì: in quella data il decreto sarà legge. Chiunque riuscisse nell'impresa di approvare la delibera, fra l'altro, non dovrà dimenticarsi di completare l'opera, effettuando la Cilas.
La platea
Sembra esserci spazio, quindi, solo per chi sia in procinto di iniziare i lavori di messa in sicurezza o riqualificazione energetica del fabbricato: a loro si rivolgerebbe questo "supplemento di tempo" garantito dal governo per chiudere la pratica Superbonus 110.