L’effetto Salone del Mobile dilaga in Lombardia: boom di turisti tra Bergamo e laghi

Il bilancio positivo della Confcommercio regionale sul “rimbalzo” dei 400 mila visitatori dell’evento. Alberghi pieni al 90% anche nel capologo orobico. Il ministro Garavaglia: giusto insistere per questa fiera

E' andata in scena la prima vera edizione della fiera dopo due anni di stop pandemico

E' andata in scena la prima vera edizione della fiera dopo due anni di stop pandemico

Milano - Il primo vero Salone del Mobile post pandemico, quantunque posticipato rispetto al tradizionale aprile in un inizio di giugno precocemente torrido, non ha fatto bene solo al proprio settore, come conferma Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo, a nome della filiera da 70mila imprese, 294mila lavoratori e quasi 50 milioni di euro di fatturato che ha visto nella settimana appena conclusa "tanti ordini, apertura a nuovi mercati e consolidamento di quelli tradizionali". Il ritorno del Salone , spiegano dalla Confcommercio, benefici ne ha portati all’intera Lombardia, con un’edizione 2022 che è andata oltre le aspettative: 263 mila presenze in Fiera e 400 mila visitatori. Nel 2019, l’ultima vera edizione celebrata più di tre anni fa, a Rho si contarono 386 mila passaggi ma quest’anno vanno considerate le assenze dei cinesi, ancora pesantemente alle prese con il Covid, e dei russi, bloccati dalle sanzioni per la guerra voluta da Putin contro l’Ucraina. L’effetto-Salone, assicurano da Confcommercio, non s’è sentito solo nel capoluogo: anche altre province ne hanno beneficiato, in particolare quelle lacustri ma non solo. Bene, quindi, Brescia e Lecco e Como, che hanno accolto nelle strutture ricettive e nei ristoranti affacciati sul Garda e sul Lario numerosi turisti del Nord Europa in trasferta da Milano, ma bene anche Bergamo, che nei giorni centrali dell’evento ha registrato un tasso d’occupazione degli alberghi intorno al 90%.

«Grandi eventi come il Salone del Mobile sono occasioni fondamentali per attrarre visitatori che approfittano di queste manifestazioni per recarsi anche in altri luoghi della Lombardia - sottolinea il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti -. Ci auguriamo che i sempre più frequenti eventi attrattivi, basti pensare a un altro appuntamento imperdibile come la Milano Fashion Week Men’s Collection, possano confermare una scia positiva, e che sul medio termine istituzioni e soggetti coinvolti sappiano ben capitalizzare. Appuntamenti come Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e, in prospettiva, le Olimpiadi invernali del 2026 hanno tutte le carte per diventare driver dell’economia regionale". Per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, "eventi di questo livello che attirano turismo di qualità sono possibili oggi grazie al grande lavoro avviato lo scorso anno, quando ci siamo battuti per far svolgere il Salone: un traino per tutto il settore fieristico, che muove un giro d’affari da 12 miliardi". D’altra parte , sottolineano da Confcommercio, i numeri del Salone, sia dentro che fuori Milano, confermano un trend positivo già iniziato nei mesi scorsi per il turismo in Lombardia, con aumenti di presenze anche oltre il 40% rispetto al 2021, e per il terziario in generale, anche se "nel breve permangono pesanti incertezze dettate dalle tensioni internazionali e dalle loro ricadute".