Si saldi chi può: sconti in tutta Italia da mercoledì 5 gennaio, ecco le 10 regole chiave

Domani l'anticipo in due regioni. Coinvolte oltre 15 milioni di famiglie: ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro

La stagione dei saldi comincia il 5 gennaio 2022

La stagione dei saldi comincia il 5 gennaio 2022

 Si saldi chi può. E si comincia dal Sud. Sicilia e Basilicata danno il via domani ai saldi invernali, il 3 gennaio la Valle d’Aosta mentre tutte le altre Regioni, compresa la Lombardia, partiranno mercoledì 5 gennaio. Anche quest’anno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali. 

“Dopo i segnali di ripresa registrati in stagione - commenta Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio - nonostante le molte preoccupazioni per il Covid-19, gli ineludibili incrementi dei prezzi fanno di questi saldi una importante risposta degli operatori commerciali al contenimento dell’inflazione e un’opportunita’ per i consumatori a caccia dell’affare e per oltre 15 milioni di famiglie italiane desiderose di concedersi un regalo di moda e soddisfare un desiderio dopo tante restrizioni”. 

 “E’ un’eccezionale occasione anche per consolidare lo shopping sotto casa nei negozi di prossimita’ - prosegue Borghi - dove fiducia, relazione, servizio, prova e consegna istantanea unitamente al prezzo di saldo fanno propendere i consumatori per un acquisto nei punti vendita delle nostre citta’ e dei nostri centri. Le vendite di fine stagione sono sempre una straordinaria opportunita’ per i consumatori ma per noi commercianti servono per avere liquidita’ rinunciando ai margini nell’auspicio pero’ che possano aiutare a far trovare una stabilita’ di cui tutti abbiamo bisogno”.

Saldi: al via la stagione invernale (Ansa)
Saldi: al via la stagione invernale (Ansa)

IL DECALOGO PER I SALDI 

1. Cambi: la possibilita’ di cambiare il capo dopo che lo si e’ acquistato e’ generalmente lasciata alla discrezionalita’ del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso cio’ risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore e’ pero’ tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’e’ obbligo. E’ rimesso alla discrezionalita’ del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store e anche in camerino durante la prova dei capi

9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;

10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.