Open Fiber porta la fibra ultraveloce in un borgo da cartolina nel Bresciano. Dallo scorso settembre gli abitanti di Monte Isola possono accedere ai collegamenti Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia che garantiscono pari opportunità lavorative, sociali ed economiche. Si tratta di un grande passo avanti per la comunità della “perla“ del lago d’Iseo che nel 2016 divenne famosa in tutto il mondo dopo che l’artista bulgaro Christo la scelse per l’installazione di The Floating Piers, una piattaforma galleggiante che collegava temporaneamente Sulzano a Monte Isola passando per l’isola di San Paolo.
L’isola però è particolare anche per un altro motivo: nell’oasi lacustre è vietata la circolazione degli autoveicoli, i turisti la possono visitare solo a piedi, in bicicletta o salendo sull’autobus che raggiunge i 12 borghi che compongono il Comune. Oggi però gli oltre 1.600 residenti della più grande fra le isole lacustri d’Italia hanno accesso a una nuova "autostrada digitale" che permette di navigare alla stessa connessione ultraveloce di una metropoli come Milano.
"Le potenzialità e le risorse della rete FTTH (Fiber to the Home – fibra fino a casa) di Open Fiber sono innumerevoli" sottolinea Domenico Pellegrino, Field Manager Open Fiber per la provincia di Brescia. "Adesso i cittadini e le imprese di Monte Isola, al pari delle grandi città, possono navigare alla velocità di 1 Gigabit al secondo e accedere così a tutti i servizi digitali di ultima generazione come: telemedicina, smart working, streaming HD e i servizi avanzati della Pubblica amministrazione" aggiunge.
Nel dettaglio, Open Fiber ha portato connettività in fibra ottica in oltre 1.430 edifici. Non solo case, condomini, uffici ma anche le principali strutture della Pubblica amministrazione, quali la sede del Municipio, la biblioteca, l’ufficio turistico, le scuole del territorio e l’ambulatorio medico possono contare sulla performance elevata, la sicurezza e l’affidabilità della rete in FTTH, l’unica in grado di garantire la velocità di 1 Gigabit al secondo. La riduzione dei digital divide che ancora interessa diverse aree in Italia è la missione principale della società partecipata da Cdp (60%) e Macquarie (40%). Anche nella provincia di Brescia è in fase avanzata il piano Bul (Banda ultra larga), l’iniziativa pubblica che vede Open Fiber come concessionaria per la copertura con l’infrastruttura a banda ultralarga di zone rurali e periferiche su tutto il territorio nazionale.
Sono le cosiddette "aree bianche" che sarebbero state sostanzialmente escluse dal processo di digitalizzazione in corso nel nostro Paese, senza l’impegno di Open Fiber – che opera sul mercato con il modello wholesale only, cioè vendita all’ingrosso – di realizzare la più evoluta rete di comunicazione elettronica in Italia. Si tratta di un’infrastruttura dagli effetti positivi, che consente lo sviluppo di realtà imprenditoriali territoriali, servizi adeguati al turismo o alle attività economiche, riduzione dei costi pubblici grazie all’utilizzo di servizi da remoto.
Non solo sviluppo delle imprese e digitalizzazione della pubblica amministrazione, però. La connettività in fibra ottica cambia anche la vita delle persone comuni, con la possibilità di accedere all’e-commerce, all’apprendimento online e allo smart working.
Ne sa qualcosa Antonella Archetti, 48 anni e prima residente di Monte Isola ad aver avuto accesso alla nuova rete attorno alla metà di settembre. "La banda ultra larga significa non solo maggiore velocità ma anche migliore stabilità rispetto alla Adsl, una connessione obsoleta che mostrava diverse criticità. Prima, infatti, bastava che ci fossero condizioni meteorologiche avverse perché la connessione saltasse, rendendo nei fatti impossibile lo studio da remoto e lo smart working. Oggi, invece, grazie alla rete ultraveloce e affidabile, io che sono dipendente pubblico posso lavorare da casa quando ne ho bisogno e mia figlia, studentessa universitaria della facoltà di Lingue, può dare gli esami online con la massima serenità".