Milano scala il ranking mondiale: Pil e occupazione crescono

Meglio di Monaco e Berlino come "luogo degli affari". Il capoluogo meta di imprese e studenti stranieri

Alessandro Spada, presidente di Assolombarda

Alessandro Spada, presidente di Assolombarda

Meglio di Monaco e Berlino come "luogo degli affari", ventunesima posizione in classifica, e trentunesima ancora davanti alle due città tedesche e a Barcellona come "nodo delle reti globali"; al sesto posto tra le realtà più popolari sul motore di ricerca Google, superando "big" come Tokyo e Amsterdam. È la fotografia del capoluogo lombardo scattata dal secondo rapporto di Assolombarda "Your Next Milano", presentato insieme all’associazione Milano & Partners. Un dossier che misura la capacità della metropoli di confrontarsi con il resto del mondo in trentatré principali ranking globali, fra i quali per ventisette volte la Madonnina appare, spesso in posizioni di rilievo. Ieri pomeriggio all’auditorium Squinzi il direttore del centro studi dell’associazione imprenditoriale Valeria Negri ha analizzato i dati davanti a una platea di operatori economici e istituzionali.

Tre sono le variabili prese in considerazione: percezione, attrattività, economia. Sono dieci, invece, i grandi centri urbani internazionali scelti per l’ analisi comparativa: Amsterdam, Barcellona, Berlino, Chicago, Londra, Monaco, New York, Parigi, San Francisco e Tokyo. In tema di percezione Milano è, a livello globale, una città "risonante" al pari delle principali capitali. È la ventunesima realtà più rilevante delle 719 considerate. Pur comparendo in molte classifiche, però, la media del posizionamento è relativamente bassa: 98° posto. Un chiaro punto di debolezza è "congestione e qualità della vita" (331°) ma sono stati rilevati anche ampi margini di miglioramento in tema di "ecosistema innovazione" (48°), "hub talenti" (52°). Milano, però, si prende la rivincita come "meta turistica e per eventi sportivi" (14°, davanti a Amsterdam e San Francisco). Nel 2021 la città ha ottenuto 69 investimenti esteri per nuove attività, un dato in aumento rispetto ai 52 nel 2020 e alla media annua di 53 progetti nel triennio 2017-2019. In questo campo battute San Francisco (45) e Chicago (41). Quanto all’economia, mentre nel 2020 tutti i centri globali hanno accusato una fase di recessione (-6,7% il valore aggiunto a Milano), nel 2021 si è verificato un significativo balzo in avanti (+6,4% a Milano).

"I dati confermano che la città ha imboccato la strada per superare la crisi, ma occorre fare di più per recuperare – spiega il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada –. La priorità ora è mettere a terra le risorse del Pnrr. La Città Metropolitana, purtroppo, resta un progetto incompiuto. Questo è il momento di accelerare, di tagliare la burocrazia, anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026". "Lo studio offre numerosi spunti di riflessione – ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala –. Milano è una città internazionale e dinamica, che deve aspirare a diventare un benchmark globale. Molti sono gli ambiti in cui l’azione va potenziata. Turismo ed eventi sportivi sono degli asset strategici. Oltre a questo, Milano dovrà continuare a crescere sulla capacità di attrarre investimenti esteri, di richiamare studenti stranieri, di sviluppare progetti sostenibili a livello economico, sociale e ambientale"..