Spunta blu anche per Linkendin: sarà gratuita e servirà a verificare la veridicità delle informazioni

Obiettivo contrastare il dilagare di presentazioni fraudolente da parte degli utenti

Profili LinkedIn a rischio

Profili LinkedIn a rischio

Milano, 13 aprile 2023 – Arriva anche per Linkedin, come i principali social al mondo, le spunte blu sul sito ma non saranno a pagamento ma associati, per chi lo vuole, al proprio datore di lavoro.

Differenza con gli altri social

A differenza di Facebook, Instagram e Twitter però, la rete professionale di proprietà Microsoft non chiederà alcun pagamento per ottenere il badge. Questo verrà associato, per gli utenti che lo chiederanno, al proprio datore di lavoro. Una sorta di riconoscimento per appurare che il professionista è realmente chi afferma di essere sul network.

Le modalità

Sono tre le modalità con cui verificare il profilo.

  • La prima si basa sull'utilizzo di Clear, piattaforma di autenticazione statunitense, che usa il numero di carta di identità e un numero di cellulare registrato negli Usa.
  • La seconda è tramite un indirizzo e-mail aziendale mentre la terza poggia sul servizio Entra di Microsoft, un sistema di accesso simile alla versione Outlook per le aziende. LinkedIn evidenzierà le verifiche con un segno di spunta sui profili. La verifica tramite e-mail aziendale è già disponibile per tutti gli utenti di LinkedIn, a condizione che lavorino presso una delle oltre 4.000 aziende supportate.
  • La terza verifica di Microsoft Entra verrà invece lanciata alla fine di aprile per 2 milioni di membri e poi estesa a tutti gli altri. La piattaforma Entra è basata su standard aperti, quindi può funzionare su una varietà di sistemi di identità.

Contro le frodi

"L'autenticità online non è mai stata così importante" ha affermato Alex Weinert, vicepresidente della sicurezza delle identità di Microsoft, in un'intervista a The Verge. "Abbiamo assistito a un costante aumento delle presentazioni fraudolente negli ultimi anni, con persone che fingono di essere qualcun altro. Abbiamo bisogno di un sistema che ci dia la validità del professionista con cui si sta parlando, anche per certificare la presenza di un'azienda online".