Le grande sfide che attendono l’agricoltura del domani

di Davide Gaeta

Importanti sfide attendono l’agricoltura. La crescita della popolazione mondiale amplifica la preoccupazione di un’offerta agricola non in grado di rispondere alle esigenze della domanda di alimenti. Di conseguenza ci si interroga se sia necessario aumentare la produzione per sfamare il mondo o se il problema sia nella domanda, cioè nella povertà di chi ha fame piuttosto che nella scarsità del cibo. Dovrebbe crescere, in ogni caso, nel cittadino e nel decisore pubblico, il valore strategico della qualità di una buona alimentazione e delle risorse per garantirla, ma non sempre questa consapevolezza appare diffusa. Prova ne sia che alla fame nel mondo corrispondono gravi contraddizioni, come l’enorme e crescente spreco di cibo senza che il sistema riesca a porvi riparo, e il problema di un’eccessiva e cattiva alimentazione con una popolazione che vive di dieta a fianco a chi non riesce a sfamarsi.

Alle palesi contradizioni del sistema sopra richiamate, si aggiungono problemi che attendono da tempo se non una soluzione, almeno una precisa presa di posizione della politica internazionale: malgrado il modello degli scambi tenda ad una progressiva globalizzazione, crescono, al contempo, le azioni neo-protezionistiche tra Paesi e blocchi economici attraverso barriere fiscali e tecniche. Con il risultato che si rende più oneroso e complesso, specie per il consumatore delle fasce reddituali più deboli, l’approvvigionamento. Al contempo la mancanza di una equa distribuzione delle risorse, non solo alimentari, inasprisce il fenomeno delle migrazioni di enormi masse di popolazione mondiale, acuendo il problema di equilibrio tra Nord e Sud del mondo, ma anche dei flussi migratori all’interno del Sud stesso, tra città ed aree rurali.

Davide.gaeta@univr.it