
Non decollano le assunzioni di donne grazie agli incentivi
Milano – Crescono le assunzioni attraverso gli incentivi, ma solo per i tempi determinati e stabilizzazioni, mentre, dopo l’exploit del 2021, rallentano i contatti a tempo indeterminato, soprattutto per le donne. Un quadro che conferma la precarizzazione del mondo del lavoro, per l’effetto duplice del clima di incertezza globale che condiziona le scelte delle imprese, ma anche talvolta per la volontà dei lavoratori stessi di lasciarsi aperte nuove strade.
I dati dell’osservatorio Inps sulle politiche occupazionali aggiornati al 2022 sono utili anche per capire come stanno andando le misure messe in campo dal Governo, soprattutto dopo la pandemia. Come evidenziato dall’Inps, al netto del nuovo esonero totale introdotto per l’assunzione di sole donne, nel 2022 si conferma la predominanza della componente maschile dei beneficiari di politiche attive in quasi tutte le tipologie di intervento.
Non passa inosservato il numero di incentivi per assunzioni di lavoratori beneficiari di reddito di cittadinanza: nel 2022, in tutta la Lombardia, sono stati 13, 4 nel 2021, 7 nel 2020, per un totale quindi di 24 in tre anni (484 il numero del triennio a livello nazionale). Numeri decisamente maggiori quelli delle assunzioni con l’esonero giovani (esoneri contributivi per nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato): nel 2022 sono stati 38.388, ma si rileva un calo importante rispetto ai 61.394 del 2021 e alle 50.396 del 2019. Il trend è simile anche per le assunzioni agevolate di over 55 e donne a tempo indeterminato, ‘solo’ 1.340 a livello regionale nel 2022, rispetto alle 1.751 del 2021 e alle 2.913 del 2019.
Al contrario, per questa categoria restano sostanzialmente stabili le assunzioni agevolate per contratti a tempo determinato, segnale di una profonda trasformazione del mercato del lavoro che rischia di penalizzare però soprattutto le categorie rimaste più ai margini dopo il lockdown. Diminuite, nell’ultimo triennio, anche le integrazioni dei disabili, passate dalle 837 del 2019 alle 709 del 2022. Nel quadro delle agevolazioni alle assunzioni, crescono invece le stabilizzazioni: in Lombardia si è passati da 14.665 del 2019 a ben 23.370 del 2022. Sul fronte delle politiche passive, crescono i beneficiari della Naspi (disoccupazione), con un aumento del 7% in Lombardia rispetto al 2018 (238.686 i percettori nel 2022), con una crescita significativa soprattutto fra le donne. Sul fronte delle classi d’età, la fascia con il più alto numero di beneficiari di Naspi è quella degli over 55, seguita da quella di persone tra 25 e 29 anni e fra 30 e 34 anni.