Inquina di più e dà lavoro a meno donne: la Lombardia rincorre l’Europa

Nel confronto con i quattro principali poli produttivi internazionali la regione esce bocciata. I ricercatori universitari: valori ancora lontani sotto il profilo della sostenibilità ambientale e sociale

La presentazione dello studio a Brescia

La presentazione dello studio a Brescia

Milano, 15 dicembre 2022 - Si può essere produttivi e allo stesso tempo sostenibili sul fronte ambientale e sociale. Non solo: i territori più sostenibili sono anche i più competitivi. La Lombardia non è, però, tra questi o, quanto meno, ha ampi margini di miglioramento rispetto agli altri ‘motori’ europei. Lo evidenzia la ricerca ‘Sostenibilità e competitività dell’economia lombarda: confronto con i "motori" europei’, realizzata da Alessandra Colocci e Carmine Trecroci di Università degli studi di Brescia e CSS – Centro Sviluppo sostenibilità, nell’ambito del progetto Integra, condiviso con Università degli Studi di Milano e Bicocca, in collaborazione con Regione.

L'analisi

Lo studio, presentato a Brescia nell’evento conclusivo di Integra introdotto dall’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, ha messo a confronto i 4 motori d’Europa (Lombardia, Baden-Württemberg, Auvergne Rhône-Alpes e Cataluña) ed altri 4 importanti benchmark (Emilia Romagna, Paesi Baschi, Alsazia e Oberbayern), per capire se a capacità produttive analoghe corrisponda un quadro analogo in termini di sostenibilità e competitività. L’analisi di 45 indicatori relativi a 6 domini strategici (mitigazione dei rischi climatici; reddito, occupazione e salute; patrimonio umano; innovazione; energia e mobilità; qualità degli ecosistemi) sgombera il campo dall’equivoco per cui per avere un Pil si traduce ineluttabilmente in scarsa sostenibilità.

I confronti

Emblematico è il confronto tra Baden-Württemberg e Lombardia, rispettivamente al primo e secondo posto (tra le 8 regioni considerate) per popolazione (11 e 10 milioni) e Pil (506 e 365 miliardi). Eppure, secondo l’indice sintetico elaborato dal gruppo di ricerca, la regione tedesca è al secondo posto per sostenibilità e competitività, mentre la Lombardia è al penultimo, quasi ex-aequo con l’Emilia Romagna. Qualche dato di dettaglio: sul fronte delle emissioni di gas climalteranti, l’intensità emissiva del valore aggiunto totale vede la Lombardia al terz’ultimo posto con 208,87 t Co2/milioni di euro, contro i 166,27 del Baden-Württemberg.

Occupazione femminile

Le regioni industriali tedesche riescono, in generale, a contenere l’intensità emissiva sotto le 170 t, media europea del 2018. Non va meglio anche sul fronte della sostenibilità sociale: la Lombardia risulta decisamente sotto i livelli soprattutto dei ‘pari’ tedeschi per occupazione femminile, quota di Neet, abbandoni scolastici, retribuzione media dei lavoratori nel settore dell’industria. Ed è anche meno competitiva, con numeri decisamente inferiori in termini di brevetti o quota di ricercatori sull’occupazione totale. In ritardo rispetto a tedeschi e francesi anche la copertura dei consumi finali di energia elettrica con fonti rinnovabili: la Lombardia si ferma al 26,6%, l’Alsazia è al 57,77%.