LUCA BALZAROTTI
Economia

Clima e inflazione frenano i consumi, i saldi non rilanciano i mercati: i numeri lombardi

In regione resta negativo il confronto tra il trend del mese di gennaio e lo stesso periodo del 2019. Milano e Bergamo in cont rotendenza con crescite del 5% e dello 0,4%. Varese la peggiore: -8,3%

I saldi di quest'anno non sono stati all'altezza delle aspettative dei commercianti

Milano, 24 febbraio 2023 - In Italia il mercato è tornato ai livelli pre-Covid. In Lombardia, invece, il confronto tra i dati di gennaio e quelli relativi allo stesso mese del 2019 resta negativo. L’ultima rilevazione dell’Osservatorio Confimprese-Jakala sui consumi è a due facce: positiva quella nazionale, con una crescita dell’8,4%. In flessione quella lombarda, con valori di spese inferiori del 2% rispetto al pre-pandemia. Lo scenario – analizza Mario Maiocchi, direttore generale del centro studi Confimprese, associazione di imprese che operano nel commercio con reti dirette e franchising (90mila punti vendita, 450 marchi e 800mila addetti) – "rientra nell’andamento negativo dell’area Nord-ovest, che chiude il mese a -5% su gennaio 2019".

I consumi

Guardando i principali poli commerciali lombardi analizzati, "si assiste a un panorama altalenante dei consumi, in parte attribuibile alle condizioni climatiche e all’andamento dei saldi invernali che in alcune zone sono iniziati bene, in altre meno anche a causa della minore capacità di spesa delle famiglie, schiacciate dai rincari energetici e dall’inflazione" spiega il direttore generale del Centro studi Confimprese.

Milano e Bergamo ok

"Si salva il capoluogo: Milano è in crescita del 5% perché crocevia del turismo d’affari internazionale. Bene anche Bergamo (+0,4%)". Tutte le altre province si attestano su valori ancora negativi. La peggiore è Varese, dove i consumi sono scesi dell’8,3% rispetto al gennaio 2019. Flessioni significative anche a Mantova (-7,3%), Monza e Brianza (-6,4%), Brescia e Lecco (per entrambe -4,4%).

Flessione in Lombardia

L’inizio dell’anno conferma la tendenza di fine 2022. Nell’ultimo trimestre, la variazione positiva rispetto al 2021 si è di fatto annullata: dicembre si è chiuso con +0,6%, disperdendo la crescita che a settembre era arrivata al +12% in Lombardia. Il confronto tra il 2022 e il pre-Covid vede la Lombardia retrocedere del 6,5% sul piano dei consumi, qualcosa in più della flessione registrata a livello nazionale (-6,3%) dall’Osservatorio permanente di Confimprese-Jakala.

I casi Mantova e Como

Solo Milano con il -2,3% è riuscita a contenere le perdite. Mantova con il -15,5% è stata, invece, la provincia lombarda più penalizzata dalla crisi sanitaria ed economica. Così come Como, che nel 2022 ha visto il mercato perdere il 12,9%, seguita da Lecco col -9%. Brescia e Varese hanno chiuso l’anno con un gap del -8,8% e -8,2% rispetto al 2019, mentre Bergamo, dopo Milano, è stata la provincia che meglio è riuscita a recuperare dopo la frenata dei consumi provocata dal Covid, limitando il trend negativo al -3,2%.