Lombardia 'pazza' per il comfort food, boom di snack Usa: trend esploso nel 2020

E' risultata una crescita del 60% rispetto al 2019

Report comfort food

Report comfort food

Milano -  Lombardi pazzi del “comfort food”: nel 2020, il consumo di questa tipologia di cibo è infatti esploso con una crescita del 60% di utenti e ordini rispetto all’anno precedente. La Lombardia (con 16,7%) è la regione dove si consumano di più e Milano è al terzo posto. Irrinunciabili gli snack americani.

Ma qual è l'dentikit del conumatore italiano? Di sesso maschile e di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residente in città del Nord Italia, appassionato di videogiochi e, soprattutto, di ipercalorici snack made in Usa per accompagnare le attività di svago o impreziosire i momenti di relax: dai cereali dai gusti esotici a farcitissimi biscotti, caramelle e barrette energetiche, dalle patatine agli iconici e soffici marshmallow ai più ricercati bastoncini di carne essiccata, fino agli energy drink e alle colorate versioni delle bibite più famose. 

I dati emergono dall'analisi elaborata da American Uncle, piattaforma di e-commerce che in Italia distribuisce oltre 1800 prodotti alimentari difficilmente reperibili sul territorio nazionale. Il focus, relativo al 2020, è stato effettuato analizzando la banca dati del sito e utilizzando come campione gli 86.000 utenti maggiorenni che ne hanno usufruito. La regione in cui si consumano più snack a stelle e strisce è la Lombardia (16,7%) seguita da Lazio (10,30%) e Campania (10,23%), mentre la città che guida la classifica dei consumi è Roma con il 7,21% del consumo complessivo, poi Napoli, con il 5,28%, e Milano, con il 4,28%. Il 64,2% degli utenti è under 35. In particolare, la fascia 18-24 anni rispetto al 2019 ha registrato un incremento di consumo dell'82%.

Il marchio M&M's è il più acquistato, seguito da Fanta, Oreo, Kinder (unico italiano in classifica), Airheads, Reesès, Pringles e Doritos. Molto singolare è la popolarità del brand di carne secca Jack Link's, nonostante l'assenza di una cultura del prodotto in Italia rispetto agli Stati Uniti, dove invece il mercato vale circa 1,4 miliardi di dollari e dove è considerato uno snack salutare per il suo alto contenuto proteico. 

La categoria più cercata in Italia, di cibo ‘comfort food’, è quella dei cereali, che pesa da sola per il 58% tra le 10 principali chiavi di ricerca, in linea con la motivazione d’acquisto più diffusa, la curiosità: i cereali non disponibili in Italia, soprattutto quelli americani, si presentano spesso in gusti inusuali che accendono il palato degli italiani a colazione. Sul podio seguono le patatine (12,73% delle ricerche) e le caramelle (11,48%).