BARBARA CALDEROLA
Economia

Cofle, l’automotive accelera e la Turchia trascina il bilancio

Balzo del fatturato del 17% grazie al nuovo polo produttivo del gruppo e all’export nell’Est Europa

Walter Barbieri, ad e presidente Cofle, marchio nato a Trezzo quotato in Borsa dal 2021

Walter Barbieri, ad e presidente Cofle, marchio nato a Trezzo quotato in Borsa dal 2021

Trezzo sull’Adda (Milano), 1 agosto 2023 – L’automotive fibrilla fra passaggio all’elettrico e inflazione che frena gli acquisti, ma non i grandi fornitori del settore. Cofle, marchio nato a Trezzo nel 1964 quotato in Borsa dal 2021, chiude il primo semestre 2023 con un balzo in avanti: +17% del fatturato, a 32,20 milioni, l’anno scorso nello stesso periodo si era fermato a 27 e mezzo. A crescere sono entrambe le linee di business, quella che produce cavi e sistemi di controllo per i settori agricolo, commerciale e movimento terra, e il segmento premium dell’auto con giro d’affari di 21,65 milioni (+16%) rispetto al primo semestre 2022. Va a gonfie vele anche il post-vendita, i ricambi raggiungono i 10,55 milioni con un rialzo del 18%. Tutto merito "del recupero sull’Est Europa dell’assistenza dopo l’acquisto grazie a un incremento dell’export del nostro polo in Turchia – spiega Walter Barbieri, presidente e amministratore delegato -. Un’operazione che ha compensato le perdite subite dalle esportazioni indirette in quei paesi registrate dai grandi colossi tedeschi e inglesi".

C’è ottimismo anche per i prossimi mesi nella casa madre, dove si governa una galassia con cinque stabilimenti all’estero, oltre a quello nel Milanese, tre in Anatolia, uno in India e uno in Brasile che esporta in 38 paesi: "Dall’Europa orientale sono arrivati nuovi clienti e nuovi ordini – ancora l’ad – nell’altro settore a dare una spinta decisa agli affari è la meccanizzazione agricola frutto della ricerca di maggiore indipendenza alimentare e del precision farming, la coltivazione di precisione sulla quale si concentrano tutti gli Stati a livello globale. Guardiamo alla seconda metà dell’anno con fiducia, l’aspettativa è di un netto miglioramento della redditività". Obiettivo sorretto da una strategia basata "sull’aumento fra maggio e giugno dei prezzi del nostro listino per far fronte all’iperinflazione turca e al ritorno per noi positivo del differenziale fra caro-vita e svalutazione della loro moneta. Condizioni di scenario favorevoli", sottolinea l’amministratore delegato. Il vento in poppa spinge gli investimenti, la produttività dei processi è in cima alla lista delle priorità. Da qui, la scelta di digitalizzare il magazzino e di affidare la gestione della domanda all’intelligenza artificiale ottimizzando i costi e il nuovo capannone di 3mila 500 metri acquistato vicino al casello dell’autostrada Milano-Venezia permetterà di creare un nuovo polo logistico di ultima generazione.

Alla Cofle la transizione è cominciata da un investimento immobiliare da 2,4 milioni di euro. Soldi serviti alla proprietà per assicurarsi lo stabile che ospiterà le scorte, sinora l’attività è stata spalmata su due poli, nel quartier generale trezzese e nelle vicina Pozzo d’Adda. La novità ha innescato una riorganizzazione, nei nuovi spazi rivisitati in città: dopo il restyling troveranno casa anche gli uffici tecnici e commerciali, nel Comune limitrofo invece, stoccaggio e trasporto, una separazione "all’insegna dell’efficienza".