Car2go Share Now, licenziamento per un terzo dei dipendenti: scatta l'agitazione

Piano di esuberi anche su Milano per la società di noleggio auto nata dalla fusione tra Car2go e Drive Now. I sindacati: "Scelta che stride con gli ottimi risultati aziendali".

Un veicolo a noleggio di Share Now

Un veicolo a noleggio di Share Now

Milano, 27 febbraio 2023 - No ai licenziamenti ma la trattativa porta a una fumata nera. Per questo motivo è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della società tedesca di car sharing Share Now GmbH, nata dalla fusione di Car2go e Drive Now. La protesta, articolata con l’immediata sospensione di tutte le prestazioni straordinarie e l’indizioni di assemblee durante l’orario di lavoro, è stata indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al termine del secondo infruttuoso incontro in sede sindacale nell’ambito della procedura di licenziamento attivata il 18 gennaio per 10 dei 32 dipendenti, tra tempi indeterminati e determinati, presso le sedi di Car2go Italia a Roma, Milano e Torino.

Il motivo degli esuberi?

Un progetto internazionale di riorganizzazione e automazione dei servizi di noleggio auto, stando ai sindacati che "stigmatizzano la totale indisponibilità aziendale ad individuare soluzioni alternative agli esuberi, proposte dai sindacati e dalle rappresentanze, sulle possibilità di ricollocamento interno e/o di adesione agli ammortizzatori sociali". Soluzioni che “si sono scontrate contro un ostinato muro di indifferenza verso le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori” recita un comunicato sindacale unitario diramato sui luoghi di lavoro. “Nelle obiezioni addotte dall’Azienda – prosegue la nota unitaria - si legge invece un’ossessiva rincorsa del profitto, mascherato da termini come riorganizzazione o sostenibilità”.

I risultati 

Termini che stridono enormemente con gli effettivi risultati di Car2go Italia. La società di noleggioauto, riporta il comunicato, “nel 2022 ha registrato una crescita del 18% dei propri iscritti, prossimi ad 1 milione, e una revenue del 23% maggiore rispetto al 2021; risultati indiscutibilmente positivi, anche al netto della difficilissima situazione di approvvigionamento di veicoli, dovuta alla crisi nel settore automotive” mentre “Stellantis, proprietaria di Free2Move che ha recentemente acquisito Share Now, ha reso pubblici gli straordinari profitti del 2022 con 200 milioni di euro in più rispetto al fatturato 2021. Un risultato che ha portato Stellantis alla decisione di premiare tutti i dipendenti con la redistribuzione, in premi di produzione, della somma di 2 miliardi di euro (fonte stellantis.com); mentre i dipendenti di Share Now si vedono costretti a lottare, per vedere riconosciuti e rispettati i più basilari diritti a tutela della propria dignità lavorativa”.