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Petrolio, continua il calo dei prezzi, borse verso un'apertura in frenata

Terzo giorno di discesa delle quotazioni per il greggio, pesa l'aumento delle scorte Usa. In Borsa, bene l'America e Tokio, da noi ancora stop dopo il rosso di ieri

Barili di petrolio (Ansa)

I prezzi del petrolio ripiegano per il terzo giorno consecutivo. Pesano l’aumento delle scorte negli Usa e lo stop precauzionale di Germania, Italia, Francia e Spagna alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, in attesa del verdetto dell’Ema. I mercati sono anche in attesa dei pronunciamenti della Fed di domani. Sui mercati asiatici i i future sul Light crude Wti cedono lo 0,96% a 64,76 dollari e quelli sul Brent arretrano dello 0,9% a 68,26 dollari al barile. 

Negli Usa il Dow Jones avanza dello 0,53% e il Nasdaq dell’1,05%. Piu’ che ai vaccini i mercati guardano fiduciosi alla riunione della Fed di domani. Future misti a New York. Si preannuncia un’apertura debole e prudente per le Borse europee, dopo la chiusura in rosso di ieri. I listini europei hanno chiuso negativi dopo lo stop precauzionale di Germania, Italia, Francia e Spagna alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, in attesa del verdetto dell’Ema. L’Eurostoxx 50 arretra dello 0,09%, i future sull’indice Ftse di Londra calano dello 0,37%, mentre quelli sul Dax di Francoforte perdono lo 0,11%.

Borse asiatiche toniche in finale di seduta. In linea con la chiusura di Tokyo (+0,52%) quella della Corea del Sud (con l'indice Kospi che ha terminato le contrattazioni a +0,70%). Andamento positivo in Cina: Shanghai viaggia attorno allo 0,75% e Hong Kong a +0,45%.