Bonus benzina da 200 euro rinnovato per tutto il 2023. Come funziona, a chi spetta

La decisione del Consiglio dei ministri per aiutare in particolar modo i pendolari

Benzina e diesel sono aumentati. E il loro prezzo potrebbe ancora crescere. Il Governo Meloni ha detto che interverrà sulle accise in caso di nuovi aumenti. Intanto però dal primo gennaio ha cancellato lo sconto sulle accise (18,3 centesimi al litro) che era stato introdotto lo scorso anno dal governo Draghi nei mesi successivi lo scoppio della guerra in Ucraina e dell'impennata del costo delle materie prime.

Pompa di benzina
Pompa di benzina

Intanto però un primo aiuto potrebbe arrivare dal prolungamento del Bonus benzina. Nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri, proprio per aiutare i cittadini si è deciso di prorogare la possibilità di erogare il Bonus benzina a tutto il 2023 (non solo fino a marzo).

Quanto vale

L'importo del voucher è di 200 euro. Può essere erogato una sola volta all'anno.

A chi spetta

Lo possono avere tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. L'obiettivo è quello di contribuire alle spese in particolar modo per i pendolari.

Chi non lo può avere

I lavoratori dipendenti del settore pubblico e gli autonomi (a meno che non abbiano a loro volta dipendenti). Non lo possono, naturalmente avere, i pensionati e chi non ha un lavoro.

Chi lo eroga

E' il datore di lavoro a decidere se concedere o meno questo beneficio.

La domanda

Non occorre fare domanda. Sono l'azienda o il datore di lavoro a decidere se erogarlo ai propri dipendenti.

Limiti di reddito

Il Bonus 200 euro può essere elargito a tutti senza limiti di reddito. Tutti i lavoratori privati, indipendentemente dalla busta paga, possono ottenerlo.

I vantaggi

I buoni non sono tassati in capo ai dipendenti e sono deducibili dal reddito d'impresa. Sono validi per benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per le ricaricare auto elettriche.

I chiarimenti del ministero

"In base alla norma, possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati. A questo proposito, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono invece escluse dall’agevolazione le amministrazioni pubbliche. Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente. Considerato che la norma è volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali".

"I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano). Sul punto, la circolare specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici. Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit.